"Ringrazio il candidato Barli per l’invito a un confronto pubblico: quando si richiedono questi incontri si è in svantaggio e lui lo conferma - afferma il candidato della lista Insieme Vernazza e Corniglia Franco Villa - È un tentativo disperato, proprio di chi non è di Vernazza e cerca chiedendo un incontro di farsi conoscere un minimo. Avrei accettato volentieri un confronto con l’attuale sindaco Vincenzo Resasco o con persone della sua squadra, come me nate e cresciute a Vernazza. Possiamo avere vedute diverse, idee lontane, ma ciò che abbiamo vissuto e l’amore per i nostri paesi ci consente di ritrovarci allo stesso tavolo per il bene del nostro territorio. Purtroppo, sono stati tutti messi da parte dai nuovi candidati ed è dunque impossibile".
"Si è preferito e scelto un referente politico calato dall’alto a cui è indifferente fare il sindaco di Vernazza, di Pignone o in un altro comune ancora - prosegue Villa - Anche gli argomenti dei comizi sarebbero gli stessi qui come altrove. Originario di Pitelli, non si sa bene che lavoro svolga e che altro impiego possa vantare se non legato alla politica e al proprio partito. Mi pare giusto che un ‘mestierante’ del settore si giochi la sua unica carta che consiste nella dialettica e capacità oratoria. Ma il tempo dei discorsi è finito. Da consigliere del Parco qualche risultato in questi anni poteva almeno realizzarlo dato che tutti i nostri sentieri sono chiusi e non risultano particolari strategie introdotte in agricoltura. Abbiamo già fatto esperienza di un altisonante ‘consigliere’ che per cinque anni ha lasciato un banco vuoto nel nostro consiglio comunale e ora una diversa corrente dello stesso partito ha scelto il suo candidato. Logiche a me del tutto estranee e che dovrebbero restare lontane dai piccoli comuni".
Conclude Villa: "Che confronto dobbiamo fare? Veniamo da due mondi diametralmente opposti: ho lavorato tutta la vita, sono ora in pensione e mi voglio dedicare al mio paese, non ho tessere o partititi a cui rispondere così come non le hanno i candidati della mia lista. Mi scuso nel declinare l’invito ma il mio tempo preferisco dedicarlo e impegnarlo nel confrontarmi con i miei concittadini".