Tra i Comuni scelti da Gazzetta della Spezia per un approfondimento in vista delle elezioni amministrative del 26 maggio c'è quello di Follo. Qui la corsa alla carica di sindaco è stata "modificata" rispetto a quanto si era profilato a seguito dell'esclusione della lista "Vince Follo", espressione di continuità rispetto all'attuale amministrazione guidata da Giorgio Cozzani.
Dopo la decisione del Consiglio di Stato, in corsa restano "Cambiamo Follo Insieme" con la candidata sindaco Rita Mazzi e “Cittadini in Comune” che sostiene Francesco Spinetti.
Cominciamo il nostro percorso di conoscenza dei due candidati sindaco da Rita Mazzi, procedendo in ordine alfabetico.
La sua lista si chiama "Cambiamo Follo insieme": che cambiamento vorrebbe vedere a Follo?
Vorrei vedere, o meglio vivere, in un Comune Vivo, Trasparente, Attuale e volto al Futuro.
Un comune partecipato: dove la vicinanza ai cittadini sarà il motore e la linfa vitale della vita pubblica.
Non è certo utopia pensare al nostro territorio in questi termini, sono consapevole che bisognerà lavorare molto per valorizzare e incanalare le tante energie presenti sul territorio, per restituire respiro e lungimiranza alle scelte politiche, garantire trasparenza e riconsegnare all’azione amministrativa una reale efficacia...ma sono anche certa che insieme ad Andrea, Kristopher, Gabriele, Roberta, Pasquale, Daniele, Alessandro, Marina, Lorenzo, Sonia, Laura e Corrado possiamo Cambiare Follo Insieme.
La Val di Vara è turisticamente molto attraente, ma Follo si presenta come fanalino di coda nella classifica degli arrivi. Che idea si è fatta?
Questo è il punto. Come ha precisato, in Val di Vara il turismo è iniziato, e anche noi dobbiamo inserirci in questo contesto per poter giocare ruoli da protagonisti.
Il nostro territorio è ricco di bellezze naturali che mettano di essere valorizzate, e se sfruttate, possono permettere la creazione di una vera e propria economia legata al territorio e
al turismo.
La prossimità del nostro Comune vicino ai principali poli di attrazione turistica di massa consente infatti di realizzare dei circuiti turistici che uniscano la bellezza e la tranquillità della campagna alla facilità di accesso alla Spezia o alle 5 Terre.
Vedere Follo all’ultimo posto nei dati ISTAT non è certo positivo ma sono caparbia, il mio percorso professionale ne è una dimostrazione.
Materie come commercio e turismo sono all’ordine del giorno nella mia vita professionale e ricercare strumenti per ripartire e rilanciare, o meglio lanciare, il nostro territorio è una sfida che ben accetto.
Incentivare le attività imprenditoriali esonerandole dal pagamento tari per il primo anno di attività e riducendola alle piccole e medie imprese che continuano ad essere attive sul territorio; ricordandoci di aiutare e sostenere le produzioni tipiche locali: sono tantissimi gli agricoltori presenti sul nostro territorio che quotidianamente si prendono cura della nostra
terra motivo per cui abbiamo pensato di introdurre l’Albo dell’Agricoltore per garantire diritti e agevolazioni per chi pratica quest’arte; creare uno sportello Europa presente sul territorio che possa lavorare costantemente per rintracciare fondi e bandi nazionali ed europei per sviluppare ulteriormente il territorio: sono tantissimi gli aiuti che possiamo ridere da enti come la Regione o addirittura l’Europa. Certo ci vuole competenza per maneggiare questa materia, e ci tengo a ribadirlo perché quel valore, la competenza, in cui credo e mi faccio portavoce ad ogni incontro serale e gazebo in cui mi trovo, è estranea al momento nel nostro Comune.
Basti pensare che l’amministrazione attuale non è riuscita ad assegnarsi un bando Regionale per eseguire lavori di manutenzione straordinaria per l’efficientamento energetico dell’edificio scolastico di Via Colombo a Pian di Follo perché non si è resa conto che la domanda era a Sportello, cioè le domande venivano registrate e valutate in base all’ordine
cronologico di presentazione e l’ente ha presentato il progetto l’ultimo giorno venendo naturalmente escluso.
Con l’amministrazione Mazzi la competenza sarà indispensabile.
Che idea si è fatta degli schieramenti in campo?
Siamo rimasti in due. Un avversario che rispetto ma di cui non condivido i toni polemici volti più alla critica verso gli altri che a vere proposte per migliorare la qualità della vita dei cittadini di Follo. Più che la mia, è importante l’idea che si sono fatti i cittadini durante questa campagna elettorale che sta giungendo al termine.
Io, o meglio noi, dal canto nostro, abbiamo cercato di instaurare un filo diretto con i cittadini partendo e coltivando l’ascolto fin dalla stesura del nostro programma realizzato unendo
questionari distribuiti ai cittadini durante i nostri gazebo itineranti sul territorio.
E il riscontro che abbiamo avuto è stato positivo, a prescindere dal risultato del 26 maggio, c’è voglia di cambiamento e nel mio viaggio di “ritorno alle origini” tra le frazioni troppi sono stati i volti, le parole, gli sguardi di sostegno ricevuti da vecchi compagni di scuola, amici del mio papà o semplici concittadini stanchi venuti per conoscere Rita perché si ahimè la mia vita professionale mi ha allontanata dalla vita di paese ma non mi ha mai sradicata dalla mia Tivegna...se dal lunedì al venerdì mi sono sempre spostata tra La Spezia, Genova e Roma, il fine settimana tornavo sempre nella mia oasi di pace sulle colline follesi.
Parliamo del programma, ci vuole riassumere in poche parole i punti cardine con i quali si presenta di fronte agli elettori?
Il nostro non è un programma ambizioso..In sintesi, si tratta di un disegno progettuale che tiene insieme le diverse azioni di governo: quella impegnata sul versante del presente (la manutenzione, la messa in sicurezza e la valorizzazione delle risorse esistenti passando dai marciapiedi, aree verdi, cimiteri, sistemi fognari,...) e quella dello sguardo al futuro, ovvero l’immaginazione del “Comune che vorremmo” in termini di servizi, vivibilità, ambiente e come detto turismo.
Come? Tramite scelte chiare e condivise, dettate dal coraggio di reinventarsi e attuate secondo l'esempio delle buone pratiche realizzate in altre realtà, non ci inventeremo nulla di impossibile né abbiamo fatto o facciamo promesse.
Partiamo dai servizi sociali, agevolare i cittadini più bisognosi..non sarà facile, nonostante i tagli fatti degli utili anni e nonostante i debiti dell’amministrazione.
L’Ambiente..un territorio non ha alcuna vocazione propria: è l’uomo che vi attribuisce predisposizioni strumentali al proprio interesse. E noi vogliamo curarlo il nostro ambiente: girando tra le frazioni con i nostri incontri, chi più chi meno, manifesta uno stato di abbandono e di incuria.
Noi rispondiamo con il “Cantoniere di Frazione”, garantendo una presenza costante che passando per le 9 frazioni del Comune possa ridare il meritato decoro alle nostre strade e parchi.
E vorremo realizzare il primo centro del riuso della nostra provincia, vicino all’isola Ecologica ormai prossima all’apertura,e integrarlo con la Biblioteca Sociale, punto di vecchi volumi, enciclopedie abbandonate raccolte dagli operatori (sono migliaia!) e metterli gratuitamente al servizio dei cittadini.
E se vogliamo educare i cittadini al riuso, all’inversione culturale di cui vogliamo Follo diventi portavoce non possiamo non citare le scuole e la cultura, due risorse primarie, gli strumenti mediante i quali una comunità diventa viva e prospera e costruisce il suo futuro e la sua identità.
Scuole sicure, con strumenti innovativi e all’avanguardia come tablet e lavagne luminose.
La cultura intesa come un’occasione per incrementare la partecipazione dei giovani alla vita della comunità, per creare occasioni di aggregazione. Quindi mantenere vive le tradizione e sagre ma sviluppare una programmazione di mostre ed eventi con artisti locali e non per far crescere e conoscere il nostro territorio.
Se citiamo la cultura non possiamo non citare lo Sport.
Valorizzare l’attività sportiva significa innanzitutto investire sulla salute dei cittadini di oggi e di domani e riconoscerne per questo un fondamentale strumento di crescita sociale di una comunità. Lo sport come impareggiabile momento di aggregazione e creazione di rapporti sociali in un ambiente sano. La nostra idea è, dunque, quella di uno sport il più possibile plurale e diffuso sul territorio, da perseguire e connettere sinergicamente ad eventi e al turismo.
Ma se vogliamo un Comune più vivo è anche perché se la comunità è unita, minore è il degrado che invade il territorio stesso e di conseguenza minori sono gli atti di criminalità e di vandalismo.
Ecco perché il primo obiettivo è quello di far tornare a vivere i nostri paesi a far sì che i cittadini si sentano comunità. Promuoveremo incontri sull’educazione organizzando incontri con la polizia Locale per prevenire atti vandalici da parte dei giovani; maggior presenza e controllo intensificando la vigilanza sul territorio anche con installazione di videotelecamere.
La sfida che abbiamo davanti è rendere il nostro Comune più aperto, più vivace creando fermento e sollecitando costantemente l'interesse di tutti verso le questioni che incidono sulla quotidianità di tutti, sulla base di un’idea del lavorare insieme che per noi rappresenta il vincolo a cui subordineremo il processo decisionale, un modo trasparente per decretare definitivamente la fine dei vecchi riti delle trattative infinite, dell’assenza o anche solo del ritardo di scelte.
Il Comune di Cambiamo Follo Insieme sarà un “luogo” vicino al cittadino dove la parola INSIEME sarà indispensabile per occuparci del nostro territorio e dei suoi problemi, ma anche delle sue potenzialità, mettendo al centro le persone, la cooperazione, la sinergia e l’azione.
Quale sarà il primo obiettivo che intende raggiungere nei primi 100 giorni del suo mandato, nel caso venisse eletta?
Non ne abbiamo solo uno!
Nelle brochure che abbiamo stampato abbiamo dedicato una pagina ai punti del programma che riusciremo a realizzare già nei primi 100 giorni. Eccole:
• Attivazione dello Sportello Europa per la ricerca di finanziamenti
• Attivazione isola ecologica piano di follo
• Introduzione del Cantoniere di Frazione per garantire la pulizia e il decoro
• Esenzione TARI per il 1° anno alle imprese che decidono di aprire la loro attività nel nostro comune
• Riduzione della TARI per le piccole e medie imprese già presenti sul territorio
• Rifacimento dell’illuminazione pubblica (project finanzino)
• Riqualificazione dei parchi giochi in tutte le frazioni
• Sostituzione e implementazione dei cestini stradali in tutte le frazioni