Il Comitato Fossitermi ha inviato un altro esposto al Prefetto Garufi, e per conoscenza al Ministro dell'Interno, al Questore, al Comandante provinciale dei Carabinieri, al Comandante Polizia municipale, al Sindaco e Assessore alla sicurezza, nel quale chiede a gran voce di poter vivere in una città sicura.
"La sicurezza - affermano i membri del Comitato - è quel diritto che lo Stato deve garantire al cittadino. E' inaccettabile che le persone abbiano paura di essere rapinate, sia in casa che per strada. Non osiamo immaginare cosa potrebbe accadere se la vittima reagisse, visto che i malviventi girano spesso in gruppo ed armati di coltello. E' indispensabile, alla luce dei continui furti, rapine e atti vandalici che sono stati perpetrati nel nostro quartiere e in altre zone della città, realizzare un sistema di videosorveglianza collegato alle Forze dell'Ordine che permetta in tempo reale di controllare le zone a rischio. Importantissima, se non basilare, anche l'illuminazione, che nel nostro quartiere lascia molto a desiderare. Ci sono, infatti, zone in cui vie e scalinate rimangono completamente al buio".
Questo il testo dell'esposto al Prefetto, che fa seguito ad un altro inviato il 4 febbraio.
"Comitato di Fossitermi: Questione sicurezza nel quartiere Fossitermi ed in città. Rinnovo allarme.
I criminali, con la minaccia di armi taglienti, sono tornati a rapinare anche nel nostro quartiere, in via Bentivoglio, nella notte fra il 3 e il 4 marzo u.s.. Siamo esasperati e stanchi di non essere ascoltati. La sicurezza è il principale diritto che lo Stato deve garantire ai cittadini.
Dopo il nostro esposto del 4 febbraio u.s., nulla è cambiato. Sollecitiamo l'immediata installazione di sistemi di videosorveglianza collegati alle Forze dell'Ordine già promessi, in più occasioni, dall'Amministrazione comunale: evidentemente questa necessità è caduta nell'oblio del dimenticatoio. Come sempre, sono privilegiati i continui sprechi.
Inoltre chiediamo che tutte le vie e le scalinate del quartiere siano illuminate: ci sono dei tratti in cui l'illuminazione è completamente assente.
Non vorremmo che, in questo stato di continua paura e di mancanza di tranquillità, il cittadino provvedesse a tutelarsi come meglio crede.
Nell'attesa di un Suo riscontro, porgiamo distinti saluti".