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Forcieri si candida a sindaco, terremoto nel PD In evidenza

di Gabriele Cocchi – I dirigenti del PD avrebbero provato a dissuaderlo (invano). Due liste già pronte con simboli e candidati.


Alla fine sembra che le oltre mille firme a sostegno della candidatura dell’ex presidente dell’Autorità Portuale non siano state raccolte invano (leggi qui). L’ufficialità dovrebbe arrivare nelle prossime ore: simboli e candidati già definiti delle due liste che lo sosterranno stanno lì a testimoniarlo. Lorenzo Forcieri si va ad aggiungere alla lista dei candidati sindaco alle amministrative dell’11 giugno, e non sarà una discesa in campo che non causerà problemi e spariglio di posizioni.

Immediate le contromisure del Partito Democratico, a cui si sono drizzate le orecchie alla prima avvisaglia della possibile candidatura dell’ex senatore. Proprio ieri sera infatti l’attuale candidato sostenuto dal PD Paolo Manfredini e la segretaria provinciale Federica Pecunia hanno incontrato Forcieri, dopo alcuni contatti cercati con insistenza anche nei giorni precedenti. L’(ex) “uomo del porto” però avrebbe giocato l’asso, dichiarandosi disposto a sostituire Paolo Manfredini nel ruolo di candidato sindaco del centrosinistra. Un colpo di scena che ha gettato confusione nel PD e nel suo candidato Manfredini che hanno ragionato su diversi scenari per scongiurare un’ulteriore dispersione di consensi.

Uno scompiglio che testimonia il disorientamento di quello che probabilmente a breve sarà, per forza di cose, l’ex partito di Forcieri. Sì, perché se la sua e quella di Manfredini alla fine saranno due candidature in competizione, l’ex senatore correrà da indipendente alle elezioni.

A sentire ambienti a lui vicini, alcune rilevazioni commissionate appositamente per valutare la forza della sua candidatura confermerebbero che l’ex senatore partirebbe da un consenso già molto ampio, pur non essendo ancora ufficialmente in campo. L’obiettivo non farà dormire sonni tranquilli al Partito Democratico: non correre tanto per partecipare, ma arrivare al ballottaggio in testa, come confermano i suoi supporter. Tanto più considerato che il nome dell’ex presidente dell’AP attirerebbe consensi trasversali, non soltanto dal bacino scontato del centrosinistra.
L’inchiesta APpalti, che lo vede ancora sotto indagine, non sarebbe stato un valido motivo per rinunciare alla corsa: Forcieri è tranquillo circa la correttezza del suo operato e per i suoi sostenitori “è indagato ma non è ancora stato rinviato a giudizio e gli è stata revocata l’interdizione dai pubblici uffici”.

Il coup de théâtre sul filo di lana ha finito per scombussolare ulteriormente i piani del PD, per non parlare anche delle reazioni che questa candidatura provocherà a sinistra, in una partita che più incerta e imprevedibile non poteva essere.

La GazzettadellaSpezia.it aveva già anticipato che l’ex senatore stava pensando seriamente a ributtarsi nella mischia: e ora, dopo tante riflessioni, l’”uomo del Porto” ha detto sì. Le carte sono sparigliate, vedremo come si svilupperà ora la campagna elettorale, probabilmente una delle più articolate e complesse degli ultimi tempi.

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