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Musealizzazione del Sommergibile Leonardo Da Vinci, è troppo tardi? In evidenza

L'Ammiraglio Nascetti preoccupato: "Questioni burocratiche ostacolano il conseguimento dell'obiettivo".

Il 28 luglio scorso l'Ammiraglio Dino Nascetti aveva presentato lo studio di fattibilità per la musealizzazione del sommergibile Leonardo Da Vinci; il 26 ottobre era arrivato dallo Stato Maggiore della Marina l'ok a tale uso, una decisione che sembrava aprire la strada rapidamente all'effetiva realizzazione del progetto. A distanza di due mesi, però, nessuna nuova sembra esserci. Per questo ritardo, è lo stesso Dino Nascetti a manifestare dubbi e perplessità, lanciando sui social un post preoccupato sulla riuscita del progetto. 

"Quando il 26 ottobre 2017 lo Stato Maggiore della Marina ha approvato la proposta per l'utilizzo museale dell'ex Sommergibile Leonardo da Vinci ho pensato che fosse cosa fatta. Il progetto poteva e doveva partire immediatamente per poter rispettare l'impegno della sua inaugurazione entro il 2 maggio 2019, ricorrenza del 5° centenario dalla scomparsa di Leonardo da Vinci. Ma così non è stato. Questioni burocratiche (solo queste?) ostacolano il conseguimento di questo obiettivo che, prima delle ultime elezioni comunali, era stato condiviso da quasi tutte le forze politiche, anche perché si trattava di un progetto potenzialmente in grado di generare utili significativi e non perdite di denaro pubblico. Sembra che nei prossimi giorni (o settimane) possa essere presa una decisione a riguardo. Ci risentiremo su questo argomento perché non posso accettare che semplicemente la cosa cada nel silenzio".

Abbiamo contattato l'Ammiraglio Dino Nascetti per fare il punto sulla situazione: "Mi sembrava che le questioni burocratiche fossero state superate da un documento che ho successivamente inviato, ma nel frattempo ci siamo giocati la possibilità di poter avviare l'impresa e finire entro il 2 maggio 2019, data in cui in tutto il mondo si celebra la scomparsa di Leonardo Da Vinci. Questo era l'omaggio che intendevamo fare alla città, mi sembra che tutto questo oggi sia a  rischio, addirittura potrebbe non farsi affatto. Qualche giorno fa c'è stata un'intervista fatta al sindaco Pierluigi Peracchini riguardo ai programmi del 2018 e non ha fatto cenno al problema del sommergibile. Credo che il programma dell'esercizio debba essere fatto entro il primo mese dell'anno, mi preoccupa quindi che non appaia ancora oggi una decisione in merito. Vorrei sapere se il problema è solo burocratico o c'è dell'altro. Se ci sono difficoltà di diversa natura è bene saperlo, il tempo scorre e man mano che il tempo passa la missione si fa impossibile. Essendo opere civili finanziate da un'ente pubblico come l'Autorità Portuale ci sono obblighi di legge precisi. L'Arsenale della Spezia ha preparato tutta la prima gara per la messa in sicurezza, in attesa che qualcuno finanzi e dica "Andiamo avanti", ma al momento non abbiamo risposta. Se il problema è solo una questione di forma mi auguro che tutto si sistemi rapidamente perché i tempi sono risicatissimi. Mi preoccupo quando emerge l'ipotesi di una diversa collocazione: sono già state esaminate 3 sedi possibili e sono state scartate per diverse ragioni, ricordiamoci che il sommergibile è come un palazzo che si muove su ruote, si tratta di un'operazione complessa". 

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