"Per ogni vittima di questo sistema. Palestina libera": è questa la scritta sullo striscione che è stato appeso questo pomeriggio sopra ai portici in Via Veneto, davanti alla Cattedrale di Cristo Re. Sopra allo striscione, un cartellone che raffigura una donna con il velo e la scritta "We can't breathe since 1948".
L'azione è stata compiuta dall'Unione degli studenti La Spezia, che così la spiega: "Vogliamo mandare la nostra solidarietà al popolo palestinese, sia per i violenti attacchi che ha subito in questi giorni e quelli che ha subito da anni, per la violenza mediatica indirizzata verso il paese dopo l'attacco di Hamas e soprattutto per portare il nostro punto di vista e cercare di svolgere una controinformazione e decolonizzazione dei saperi.
La questione palestinese vive di una serie di complessità che la rendono difficile da inquadrare nel suo insieme e a queste difficoltà si aggiunge la fatica a reperire informazioni non narrate da un punto di vista occidentale ed eurocentrico. La narrazione che l'Occidente ha creato attorno alla questione palestinese ci racconta di uno stato israeliano, considerato unica democrazia del Medio Oriente, vessato dalla violenza di gruppi di terroristi che vorrebbero distruggere la libertà portata con fatica in una terra barbara e incivile".
"Ma - prosegue l'Unione degli Studenti - nel ricostruire quello che sta succedendo in questi giorni, non può che essere di parte concentrarsi sull'ultima escalation non considerando tutti i pregressi. Noi condianniamo ogni attacco che faccia vittime civili, anche quello di Hamas in questo caso, proprio per questo abbiamo deciso di dedicare lo striscione ad ogni vittima innocente di quello che è il sistema attuale, dove sono i gruppi al potere a portare avanti guerre ma il popolo a subirne le conseguenze".
"La pace in Palestina non sarà mai possibile finché il progetto coloniale sionista non avrà fine. Tutta la nostra solidarietà va al popolo e alla lotta palestinese".