"Mai visto in quarant'anni di attività un comportamento così menefreghista e ponziopilatesco".
Queste sono le parole, inevitabili, di uno dei sindacalisti presenti ieri sera in Commissione III a cui poi si sono accodate tutte le altre sigle.
Da mesi richiediamo la convocazione di questa Commissione, proprio per poter scongiurare quello che oggi sta per diventare realtà. Nelle prossime settimane, infatti, venti dipendenti del Consorzio Leonardo, che si è aggiudicato la gestione dei servizi cimiteriali della Spezia, troveranno in busta paga una riduzione del proprio stipendio fino anche a 500 Euro.
Come è successo? È successo perché, nell'ambito del contratto d'appalto, il Comune della Spezia non ha recepito l'accordo di secondo livello che garantiva ai lavoratori e alle lavoratrici un trattamento retributivo equo.
Nella sede istituzionale di ieri ci saremmo aspettati quanto meno di ricevere risposte, sia sulle responsabilità dell'accaduto, sia sulle possibili soluzioni.
Invece abbiamo assistito ad un indegno scarica barile, condito da confusi riferimenti da parte dell'Assessore Guerri ad un progetto di riorganizzazione e razionalizzazione dei servizi cimiteriali, riferimenti che hanno tradito un'impostazione e una scelta politica che vanno ben oltre il singolo assessorato.
Il risparmio di circa 130mila euro annui derivante da questa operazione invita a riflettere, e malgrado l'Amministrazione tutta si sia nascosta dietro l'attribuzione della responsabilità unicamente in capo agli uffici comunali, gli stessi che pochi minuti dopo rimarcano in modo stizzito l'esatto contrario, è chiara la regia politica del Sindaco che peraltro, nonostante la delicatezza della situazione, non ha neppure ritenuto di presentarsi per un confronto diretto (come sempre).
La Commissione si è conclusa con una surreale e scellerata chiusura anche all'ipotesi di cercare nuove soluzioni di concerto con i sindacati e il Consorzio, dimenticando che a partire dal 27 di questo stesso mese 20 famiglie spezzine dovranno fare i conti con il taglio drastico di almeno uno stipendio.
Ancora una volta non si capisce "se ci sono o se ci fanno", o forse si capisce sin troppo bene; la certezza, per ora, è che siano gli spezzini a farne le spese.
Martina Giannetti
Capogruppo PD nel Consiglio comunale della Spezia