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Ponzanelli: "Tantissimo è stato fatto ma tanto c'è ancora da fare" In evidenza

di Luca Vaccaro e Marina Lombardi - La nostra intervista esclusiva a Cristina Ponzanelli, candidata sindaco alle prossime amministrative sarzanesi.

Ci dica chi è Cristina Ponzanelli e quale rapporto la lega a Sarzana?

Sono prima di tutto una mamma, nipote di sarzanesi, figlia di sarzanesi e mamma di sarzanesi. Sono un avvocato, ho fatto per tanti anni un bellissimo mestiere che è il giudice onorario che ho dovuto lasciare proprio quando ho iniziato a fare il Sindaco 5 anni fa.

Ho sempre vissuto in questa città e ci ho passato tutta la mia vita, i momenti belli e quelli più difficili e ho deciso di impostare qui tutto il mio futuro e quello della mia famiglia.

Sono tanti i temi che vedono coinvolta Sarzana durante le elezioni, dalla sanità al turismo, alla sicurezza. Secondo lei su quali di questi Sarzana è ancora carente e su quali si batterà maggiormente?

In questi anni abbiamo fatto tanto, tantissimo. Devo dire in alcuni ambiti addirittura più di quanto potessi immaginare quando cinque anni fa è cominciata questa avventura. Premesso questo, moltissimo resta ancora da fare, penso ad alcuni numeri, ad esempio il turismo straniero che in questi anni è aumentato di più del 110%; agli oltre 70 milioni di euro di risorse dall’esterno che abbiamo portato in città partendo da un bilancio comunale indebitato per quasi 30 milioni di euro.

La media dei cantieri aperti in questi anni è stata di oltre 400% rispetto a tutti i decenni precedenti. Il numero dei reati sono notevolmente diminuiti e se nessun sindaco può ovviamente sconfiggere il crimine, a Sarzana nessuno resta più impunito. Da 2 abbiamo installato oltre 120 telecamere di videosorveglianza.

Tantissimo resta ancora da fare e i prossimi anni devono essere dedicati a fare in modo che Sarzana sia sempre più sicura, siano tradotte in opere concrete le tantissime che abbiamo messo in cantiere, cantieri che abbiamo già aperto e che devono essere completati.

Dobbiamo continuare gli investimenti sulla cultura, sul sociale e immagino un ospedale pubblico, con il suo pronto soccorso e con moltissimi investimenti del PNRR che abbiamo già intercettato e che trasformeremo in ospedale di comunità e casa di comunità che andrà ad aggiungersi al sistema sanitario provinciale già esistente per migliorare la vicinanza e la prossimità al cittadino e ai suoi bisogni.

 C’è qualcosa invece che pensa di attuare subito in caso di re-insediamento?

Posso dire che in questo momento dedico molto poco tempo alla campagna elettorale perché c’è tanto da lavorare. Mi dedico a fare il Sindaco che è il mio lavoro, e credo che dal 16 di maggio non farò che continuare a lavorare pancia a terra come ho fatto in questi 5 anni.

Quanto è importante il supporto dei partiti alla sua lista nelle prossime amministrative? 

I partiti sono importanti e hanno una funzione nobile nella nostra società che è quella di intercettare i bisogni delle persone per dare una risposta. Posso dire che sono estremamente orgogliosa di avere al mio fianco tutti i partiti del centro destra uniti e che questo non ha comunque impedito di avere accanto a me due liste civiche che sono formate da straordinarie personalità della nostra città, non incasellabili in alcuna ideologia, oltre destra e sinistra, perché realizzare una nuova scuola come quella che stiamo costruendo non è né di destra né di sinistra, perché recuperare la colonia Olivetti, tempio del degrado e farla diventare un hotel 5 stelle, non è né di destra né di sinistra e recuperare la nostra XXI Luglio che è il patrimonio della nostra identità di sarzanesi non è né di destra né di sinistra.

Questo è il percorso che Sarzana deve continuare a fare per recuperare anche il suo patrimonio identitario che è stato colpevolmente abbandonato per moltissimi anni.

Perché i cittadini dovrebbero rieleggere Cristina Ponzanelli?

Perché tantissimo è stato fatto ma tanto è ancora da fare, io credo che i cittadini si trovino di fronte ad una scelta chiara. Da una parte c’è chi ha abbandonato le nostre scuole, penso alle Poggi Carducci e ai nostri bambini che frequentavano scuole insicure, penso alla scuola di crociata e alla XXI luglio. Dall’altra c’è chi le scuole le riapre e le sta costruendo.

Da una parte c’è chi ha accumulato debiti di milioni e milioni di euro che pesano sulle generazioni sarzanesi di oggi e domani, dall’altra c’è chi ha portato in questi anni oltre 70 milioni di euro. Da una parte c’è chi dice no a tutto e dall’altra c’è chi ha lavorato pancia a terra anche per restituire sicurezza dal punto di vista idrogeologico al nostro territorio e ora tocca a noi continuare a lavorare per costruire per questa straordinaria città ancora più futuro.

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