Esordio amaro al Picco per mister D'Angelo, che alla fine ha ricevuto applausi di incoraggiamento dal pubblico malgrado la sconfitta: "Picco conosciuto sempre da avversario, pubblico caldo, oggi ha spinto i ragazzi sin dall'inizio.
Il dispiacere è tanto perché anche con un pari avremmo dato loro una piccola gioia. Oggi ho visto grande attaccamento, l'augurio è quello di vedere adesso arrivare i risultati".
L'autogol di Moutinho al 94' è l'esatta fotografia dello Spezia che sembra ormai entrato in un vortice, ecco le ragioni di mister D'Angelo: "Moutinho è entrato perché Elia aveva i crampi, aveva chiesto il cambio.
Non addosserei responsabilità al giocatore, in questo sport si sbaglia, è capitato a lui, però ripeto non mi va di addossare colpe e responsabilità sul singolo giocatore.
In questo momento Elia e Moutinho sono i titolari in quella posizione, Elia ha chiesto il cambio per affaticamento, non mi piace analizzare una partita su un singolo episodio e singolo giocatore, non sarebbe corretto da parte mia".
Una sconfitta beffa, perché arrivata a tempo ormai scaduto: "La classifica non è buona, ma abbiamo affrontato alla pari la Samp e fatto meglio del Parma per 70 minuti.
Cambi determinanti, il nostro è stato fautore dell'autogol, ma ho fiducia in tutti i ragazzi che alleno perché ci stanno mettendo dentro tutto quello che hanno".
L'impegno c'è stato,anche qualcosa di più contro la capolista: "Cerchiamo di giocarci le partite a viso aperto contro chiunque come con la Samp, risultati negativi ma spirito giusto.
Ho cercato di sfruttare la conformazione dello stadio, sapevo che se la squadra avesse dato una impronta offensiva il tifo si sarebbe esaltato. Oggi lo Spezia dal punto di vista di impegno e determinazione non meritava di perdere".
Due gol annullati e una traversa segnano la sorte della sfida: "Gli episodi non ci sono stati favorevoli, primo tiro in porta del Parma al 75' e per il resto siamo stati molto più pericolosi.
Dovevamo tirare di più, qualche filtrante di troppo, ma la squadra la partita l'ha giocata con voglia, poi chiaro, giochi con la prima, perdi a 10 secondi dalla fine, fa male, ma da lunedì bisogna rimettersi in moto e pensare alla prossima gara, è l'unica cosa da fare".
Bandinelli e Elia su tutti per D'Angelo: "La squadra ha giocato bene, Bandinelli è un valore aggiunto di personalità, oggi è complicato dire qualcosa ai ragazzi, perché hanno giocato contro una squadra forte, prima in classifica.
Bandinelli, Elia, Esposito hanno fatto una grande partita".
D'Angelo nutre ottimismo malgrado tutto: "Ci siamo giocati la partita, abbiamo avuto possibilità di vincere, nello Spezia ci sono giocatori importanti che si trovano in situazione non semplice, sia di classifica che psicologica.
Oggi nello spogliatoio il morale non era dei migliori, sfortunatamente per me ho vissuto queste situazioni e so che la medicina quando si perde è prendere il buono che c'è stato nella partita di oggi e cercare di trasferirlo in allenamento per migliorare la prossima".
Parole di stima per il portiere che ha sostituito Dragowski dopo il problema alla schiena in riscaldamento: "Zoet quando chiamato ha fatto sempre benissimo, è un ragazzo serio, ha una carriera importante, non ho avuto timore quando ho capito che dovevo schierarlo".
Dopo gran parte della gara, il calo negli ultimi 15': "Fisicamente siamo calati nell'ultimo quarto d'ora ma non dipende solo dalla qualità dei ragazzi. C'è anche l'alto livello degli avversari.
La spinta del Parma è aumentata con l'ingresso di quattro attaccanti e quando siamo calati ci hanno colpito con quella disavventura. Il Parma era forte l'anno scorso, lo è quest'anno, forse anche di più, sono più abituati a giocare insieme e sono candidati alla vittoria finale del torneo".
Malgrado la sconfitta, la squadra è uscita tra gli applausi: "Il tifoso giustamente bada al risultato. Non tanto al gioco, quanto all'impegno profuso. Oggi non è arrivato il risultato ma è impossibile rimproverare a livello di voglia i ragazzi. Ovviamente ora dovranno arrivare i risultati".
Urgono rinforzi: "Non c'è bisogno di appellarmi, la dirigenza sa che la squadra va integrata e sono certo che lo farà. Il campionato è lungo e difficoltoso, abbiamo tanti giovani, con buone qualità ma abbiamo bisogno di giocatori già pronti per affrontare le partite che mancano".