Abbiamo appreso con grande dispiacere che l'Istituto Parentucelli Arzelá corre il rischio di perdere l'indirizzo classico: al momento non vi sono più di otto iscritti per il prossimo anno scolastico, troppo pochi per formare una classe. Certo la crisi dei licei, ed ancora di più dei classici è nazionale, però, anche nei momenti più difficili il "Parentucelli" è riuscito a formare almeno una classe prima, quella che un tempo si chiamava quarta ginnasio.
Poiché riteniamo che quello classico non sia un indirizzo obsoleto, polveroso, l'ultimo reperto archeologico della scuola gentiliana, ma un corso di studi capace di formare i giovani ibridando cultura classica e scientifica ora più che mai capace di affinare lo spirito critico di coloro che lo frequentano, invitiamo la dirigenza di questo istituto ad agire affinché si riesca ad invertire la tendenza. Temiamo infatti che nelle campagne di orientamento tenutesi nelle scuole medie il Classico sia stato messo in ombra. Bisogna fare opera di persuasione affinché studenti che avrebbero interesse per le materie classiche e teoriche ritornino sui loro passi. Questa opera di persuasione deve coinvolgere tutte le forze politiche e sociali cittadine perché mai come ora Sarzana, al pari di tutto il Paese, ha bisogno di menti critiche che possano affrontare con originalità e creatività le sfide epocali che il territorio e il Paese metterà loro di fronte.
I processi di fusione tra scuole differenti effettuate negli ultimi anni hanno creato danni. La scelta scellerata di far nascere istituti e plessi così grandi e diversificati, ingestibili, per risparmiare sugli stipendi del dirigente e del DSGA sta dando i suoi frutti velenosi. Questa "aziendalizzazione" delle scuole sta portando solo a delle problematiche evidenti.
In questi giorni sta circolando la voce che il Classico sarzanese potrebbe diventare una sezione distaccata del Classico Costa della Spezia, perciò chiediamo al Sindaco Cristina Ponzanelli e al Presidente della Provincia Peracchini se vi sia questa reale intenzione. Se così fosse sarebbe corretto informarne le istituzioni scolastiche, i comuni della Val di Magra ed i cittadini, affinché possano esprimere la loro opinione in merito ed anche avanzare proposte alternative.
Thomas Landini
Referente AvantInsieme FCE - Sarzana e Val di Magra