Dopo pochi giorni dall’incidente verificatosi al terminal GNL dì Panigaglia e dopo le prime, deludenti e insufficienti risposte della sindaca di Porto Venere, Legambiente chiede anche agli altri sindaci del Golfo e cioè La Spezia e Lerici di farsi parte attiva a favore della sicurezza nel Golfo dei Poeti e di informare la popolazione sui rischi di carattere ambientale e non solo presenti all’interno del territorio.
Infatti la questione GNL, pur essendo territorialmente competente del sindaco di Porto Venere, ha delle evidenti ricadute anche in questi altri comuni e ci saremmo aspettati da parte dei primi cittadini un intervento su quello che si è verificato a Panigaglia.
È evidente che un rischio potenziale nel suddetto stabilimento coinvolgerebbe in maniera automatica tutto il Golfo e non solo: sussistono all’interno del golfo altre problematiche di carattere ambientale che sono potenzialmente rischiose per i cittadini e il territorio, ad iniziare dalla sicurezza e incolumità dei cittadini e dei beni ricadenti nel raggio di impatto del rigassificatore, dall’attraversamento delle chiatte contenenti GNL dal sito di Panigaglia al porto della Spezia, alla mai risolta questione della bonifica dei fondali, ai traffici portuali, alle attività industriali cantieristica e le problematiche ambientali legate alla presenza della Marina Militare.
Manca cioè una visione di insieme del nostro golfo, visione che dovrebbe essere condivisa innanzitutto dai primi responsabili istituzionali interessati (ricordiamo solo che il Sindaco della Spezia è anche Presidente della Provincia).
Per questi motivi Legambiente chiede ai tre comuni risposte certe in questo campo e valuterà il comportamento degli amministratori proprio dalle risposte a queste domande come ad esempio la predisposizione di piani di emergenza e soprattutto in che modo la cittadinanza potrà partecipare alla sua redazione per garantire al meglio la sicurezza della popolazione del Golfo.
Legambiente