"La Liguria è al terz'ultimo posto in Italia per l'attuazione del FSE, dopo ormai 10 anni dalla sua prima istituzione a livello nazionale. Nonostante le promesse in ambito sanitario e i tanti annunci, in questi sette anni il centrodestra non è stato in grado di fare la differenza. I numeri sono impietosi: un cittadino residente in Liguria, infatti, su 100 prestazioni sanitarie erogate può consultarne nel FSE solamente 3... contro le 91 prestazioni sanitarie consultabili da un cittadino residente nella vicina Emilia-Romagna (ma anche contro le 27 del cittadino residente in Basilicata)".
Così, il consigliere regionale del M5S Paolo Ugolini interrogando l'assessore competente sui ritardi e sulla mancata attuazione del FSE in Liguria.
"La risposta di Toti ricalca un copione ormai logoro: leggere una nota infarcita di tecnicismi non risponde alla richiesta dei cittadini, che sanno bene quanto lo strumento agevoli chi risiede in altre regioni. I liguri stanno aspettando da anni ormai che il FSE sia pienamente operativo per poter consultare, ad esempio, i referti delle visite specialistiche o i verbali del Pronto Soccorso".
"Il Pnrr ora offre nuove opportunità, avendo stanziato 1,38 miliardi di euro al fine di rendere il FSE uno strumento effettivamente operativo e al servizio del cittadino. Ma ricordiamo che i fondi sono vincolati, pena la perdita dell'intero finanziamento, al raggiungimento entro la fine del 2025 dell'85% dei medici di base collegati all'FSE e all'inserimento dei documenti obbligatori da parte di tutte le Regioni entro il 2026".
"Regione Liguria finora ha saputo rispondere solo con ritardi. Auspichiamo che sappia portare a casa gli obiettivi ormai prossimi e urgenti per garantire ai liguri uno strumento finora "attivo" solo sulla carta o poco più", conclude Ugolini.