Si è chiusa giovedì sera in una piazza Mentana riempita da alcune centinaia di simpatizzanti la campagna elettorale della coalizione di centrosinistra, con i candidati liguri per la Camera e il Senato guidati dal capolista Andrea Orlando, ministro del lavoro uscente.
Sul palco, introdotti da Renata Angelinelli, per la Camera con il capolista Orlando, Daniele Montebello, sindaco di Castelnuovo per due mandati, Stefano Quaranta dei Verdi, per il Senato Guido Melley, Franco Vaira e Lorenzo Basso.
"Futuro dei giovani e transizione ecologica devono trovare posto nelle istituzioni - ha esordito Montebello - i diritti conquistati vanno difesi contro una Destra che parla alla pancia dei suoi elettori".
Soddisfatto dell'accoglienza Melley: "A Genova c'era meno gente. E' nata una coalizione con valori comuni che dovrà proseguire qualunque sia il voto di domenica. Una questione di fondo è convincere gli indecisi che il voto alle altre formazioni del terzo polo è un pò a perdere, alla fine o noi o loro, dobbiamo impedire che vinca una destra contro l'ambiente, l'Europa e i diritti".
Franco Vaira ha detto: "Più Europa dopo la scissione sciagurata di Calenda ha aderito alla sfida del centrosinistra perché è a favore di una società aperta e non chiusa malgrado le ambiguità della Meloni".
Per Lorenzo Basso: "L'interesse del paese viene prima del tornaconto di pochi, noi al governo con programma coraggioso in difesa dei diritti, dell'ambiente e dello sviluppo, non saremo mai quelli che porteranno il paese allo sfascio, come fecero nel 2011 Berlusconi, Meloni e c.".
"L'Italia è fanalino di coda nella green economy - ha ricordato Stefano Quaranta - il 5% del Paese detiene l'80% della ricchezza, il livello di povertà è al 20%, evasione fiscale e precarietà del mondo del lavoro la fanno da padroni".
Salita sul palco anche Valentina Ghio, segretaria regionale Pd: "Sanità per tutti, i nostri avversari pensano alla sanità per chi può permetterselo", mentre Brando Benifei, europarlamentare ha sottolineato: "La partita è apertisisima, bastano pochi punti per ribaltare, con pochi voti, sondaggi dicono che la destra si è fermata quindi abbiamo argomenti per convincere i tanti indecisi, da una parte c'è Europa, dall'altra ci sono Meloni-Trump e Salvini-Putin, ora l'Italia è più forte in Europa, ma perché mentre noi ci battevamo per fare il Pnrr la Meloni voleva chiedere prestito al FMI, noi abbiamo lottato per ottenere solidarietà europea, peccato per Draghi perché in Ue stiamo cercando tetto al gas, mentre la Destra pensa ai fatti suoi, noi pensiamo alla transizione ecologica, loro ai combustibili fossili".
In chiusura di comizio ha ribadito Andrea Orlando: "Ci giochiamo la libertà, Salvini e Meloni non prendono le distanze da Orban perché - dicono - ha vinto le elezioni, anche Mussolini e Hitler le hanno vinte ma importa cosa fai dopo le elezioni, se rispetti le minoranze e i diritti dei deboli (...), c'è una deriva di autoritarismo nella destra italiana, si rifanno a Trump che non si è rivolto a tutti gli americani ma a chi lo aveva votato, finendo con l'assalto al Campidoglio. Per noi il tema centrale è la giustizia sociale, il Pd ha difeso i diritti, ha convinto l'Italia a collocarsi al centro Europa. I nazionalismi sono la piaga di questi tempi, Il terzo polo come opzione politica non esiste, è ruota di scorta del centro destra, Renzi e Calenda essendo europeisti e atlantisti sdoganano i sovranisti. Vogliamo batterla questa destra della Meloni perché erede di società che ha fatto male a questo paese, con la fiamma tricolore nostalgica della Repubblica di Salò che oggi frequenta il raggruppamento dell'estrema destra a livello europeo mentre in Italia cerca di fare la democratica...per stare tranquilli bisogna batterli".