Il centrodestra ha chiuso la campagna elettorale del collegio locale a Sarzana, nella centralissima piazza De Andrè. Non è stata una scelta casuale, quella della città più grande della vallata del Magra, per un piccolo bagno di folla che ha rappresentato anche l'ennesimo segnale di una rivoluzione culturale per la città rossa per eccellenza dello spezzino, aperta quattro anni fa dalla storica vittoria di Cristina Ponzanelli: se prima le radici del potere comunista sulla provincia si fondavano in piazza Matteotti, oggi Sarzana riempie le piazze con il centrodestra.
Non solo, nella prossima estate ci saranno le amministrative sarzanesi e il centrodestra unito ha colto l'occasione per rilanciare da subito la propria sfida, forte oltre al proprio elettorato d'opinione anche dell'ampio gradimento civico del sindaco Cristina Ponzanelli.
Presenti tra bandiere tricolori e di partito i candidati di tutta la coalizione, dopo i sindaci Leonardo Paoletti, Loris Figoli, Pierluigi Peracchini e Cristina Ponzanelli hanno chiuso gli interventi i candidati al proporzionale Viviani (Lega), Frijia e Bianchini (Fratelli d'Italia), Cozzani e Nobili (Forza Italia), Gagliardi (Moderati) e per tutti all'uninominale Stefania Pucciarelli (Lega) e Roberto Bagnasco (Forza Italia).
E se la Pucciarelli ha incentrato il suo intervento su tematiche nazionali, il leader locale di Forza Italia ha rimarcato il sostegno del suo partito e della coalizione a Cristina Ponzanelli "Capace di vincere a Sarzana dopo un dominio incontrastato di decenni della sinistra" e che "sta governando benissimo, portando straordinari risultati che guardano al futuro" per chiudere lanciando la sfida per il prossimo giugno con la promessa di "vincere le elezioni politiche e, subito dopo, le elezioni amministrative con il centrodestra unito."
Dall'altra parte il centrosinistra ha risposto chiudendo la campagna locale delle politiche dal Cinema Moderno per una scelta anche nostalgica, rivolta ai tempi in cui per le manifestazioni politiche riempiva le sue sale. E se a Sarzana per le prossime amministrative il centrodestra sembra avere le idee chiarissime, anche dal Moderno non è emersa la stessa decisione da parte del centrosinistra ancora alle prese, ormai dopo mesi, con l'autocandidatura di Renzo Guccinelli, una vita politica cominciata dagli anni '70 da segretario sarzanese del Partito Comunista e proseguita fino a pochi anni fa.
Il PD, da cui Guccinelli era uscito sbattendo la porta negli ultimi anni, resta tutt'ora sospeso tra chi pensa di cedere all'idea di sostenerlo e chi non ha nessuna intenzione di andare a recuperare uno dei leader di una classe dirigente datata, ormai, quasi cinquant'anni.
Continua in ogni caso la ricerca di un candidato alternativo che possa sciogliere per tutti la matassa, anche se ogni scelta da parte del PD è congelata in attesa del prossimo congresso nazionale. Intervistati al Moderno i candidati all'uninominale Guido Melley (LeAli) e il sindaco di Castelnuovo Daniele Montebello (PD), anche nel corso dell'intervista condotta dalla giornalista Emanuela Cavallo è emersa la volontà – o necessità – di guardare più al nuovo, che al vecchio.
Saranno i prossimi mesi a chiarire il quadro, con i risultati delle elezioni politiche di domenica ad offrire ad addetti ai lavori e semplici cittadini le prime chiavi di lettura anche per Sarzana.