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Il Ministro Garavaglia al Parco In evidenza

La presidente Bianchi: "Un'occasione per rilanciare la riapertura del Tavolo Tecnico Permanente sul turismo sostenibile allargando anche ai trasporti, perché la sostenibilità riguarda tutti i settori produttivi presenti alle Cinque Terre."


Overtourism e strategie mirate per valorizzare l'unicità del legame tra viticoltura eroica e paesaggio. Questi i temi centrali della visita del Ministro Massimo Garavaglia alle Cinque Terre.

In evidenza la vitivinicoltura come punto di forza del territorio: "in un contesto di forte pressione turistica le produzioni tipiche fanno delle Cinque Terre un unicum al mondo grazie ai terrazzamenti e alla viticoltura eroica", ha dichiarato il Ministro del Turismo, proponendo nell'ambito del Congresso mondiale dell'enoturismo, di presentare un progetto speciale per le Cinque Terre.

"Il comparto turistico nel Parco Nazionale delle Cinque Terre ha registrato nel primo semestre 2022 numeri prossimi al periodo pre-pandemico, una ripresa straordinaria che ha visto il ritorno degli ospiti stranieri, anche extraeuropei, e che conferma quanto il territorio sia asset strategico per il sistema Paese - ha dichiarato la Presidente del Parco, Donatella Bianchi - Compito del Parco è monitorare gli impatti e indicare le soluzioni per la corretta fruizione di un'area unica ma fragile. Gli incontri di questi giorni con il Ministro del Turismo Massimo Garavaglia sono stati l'occasione per rilanciare la riapertura del Tavolo Tecnico Permanente sul turismo sostenibile già istituito nel 2018 dall'allora Ministero dell'Ambiente e dal Mibact. È necessario - aggiunge Bianchi - allargare il Tavolo tecnico anche al turismo e ai Trasporti perché la sostenibilità riguarda tutti i settori produttivi presenti alle Cinque Terre."

"In occasione dell'incontro - ha sottolineato Emanuele Moggia, Sindaco di Monterosso al mare e Vicepresidente del Parco - abbiamo avuto l'opportunità di chiedere al Ministero che si faccia promotore di una normativa ad hoc per tutte quelle aree molto fragili e interessate dal fenomeno del turismo di massa come le Cinque Terre, per dotare le amministrazioni di efficaci strumenti di governance dei flussi. Tra le proposte concrete avanzate - conclude Moggia - anche la possibilità di convertire la tassa di soggiorno in tassa di transito per offrire una premialità ai visitatori che scelgono di soggiornare più giorni nel nostro territorio"

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