Dal 2010 Maruska Piredda, che è anche presidente e fondatrice dell'Alvip (Associazione lavoratori vittime del precariato), segue l'annosa vicenda dei vigili del fuoco discontinui perché ottengano il legittimo trattamento di fine rapporto, dei loro ultimi cinque anni di lavoro.
«L'Alvip, grazie al lavoro dei legali dello studio Gallone & Urso di Roma, che fornisce agli associati assistenza gratuita – spiega Piredda – ha ottenuto un importante risultato che farà giurisprudenza non solo per la categoria dei vigili ma anche per altri lavoratori atipici a cui non è mai stato corrisposto il tfr. Un gruppo cospicuo di discontinui ha ottenuto l'autorizzazione, da parte dei giudici, di decine di decreti ingiuntivi. Nonostante l'opposizione della controparte, cioè dello Stato, i giudici hanno deciso di confermare lo speciale rapporto di lavoro di questi vigili del fuoco. L'indennizzo ricevuto ieri dal primo vigile discontinuo è una tappa importante perché finalmente l'operato dei volontari sia riconosciuto come lavoro subordinato a tutti gli effetti. La vittora di questo primo lavoratore lascia ben sperare nei confronti di tutti gli altri vigili che hanno fatto ricorso, visto che già molti decreti sono stati autorizzati dai giudici di competenza. A breve i comandi di tutto il paese si troveranno a dover prevedere nel bilancio una nuova voce, quella del "tfr discontinui"».