Arriva ora la replica di ReCos / IREN che, a sua volta, invia una lettera ai sindaci spezzini per "fornire loro adeguati elementi di valutazione dei fatti, per altro tutti ricavabili utilizzando l’ampia documentazione esistente sul procedimento".
ReCos / IREN confuta l'esposto sia nel merito che nel metodo. Ritiene infatti il Comitato Sarzana, che botta! "privo di legittimazione". Sottolinea poi, comunque, che "i temi sollevati nell'esposto sono del tutto infondati anche nel merito".
Di seguito, i punti salienti evidenziati dall'azienda:
- L’iniziativa dei comitati pone in discussione la procedura di affidamento del project financing del TMB e dell’impianto di Boscalino, conclusasi nel 2016, le cui risultanze non hanno prodotto a tempo debito alcuna impugnazione, e che quindi oggi deve ritenersi consolidata e inoppugnabile.
- Il progetto dell’impianto di trattamento FORSU di Saliceti è stato presentato da Recos in coerenza con tutti gli strumenti pianificatori disponibili ed è stato sottoposto anche ad esame di compatibilità ambientale (VIA). Tale esame, non esplicitamente necessario ai fini dell’iter approvativo, ma ritenuto opportuno da ReCos ai fini della trasparenza verso i cittadini, ha compreso anche una inchiesta pubblica, e si è concluso recentemente con esito positivo;
- Le contestazioni riguardanti l’aumento delle tariffe sono basate su presupposti non corretti, facendo riferimento a una tariffa iniziale di 89 Euro tonn, mentre dai documenti relativi all’aggiudicazione del 2016 risulta evidente che la tariffa totale proposta era di 110 Euro/tonn, con opzione di riduzione a 105 Euro/tonn in caso di realizzazione della cosiddetta opzione Boscalino. Tenuto conto, tra l’altro, che le tariffe di conferimento per l’impianto di Saliceti non sono ancora deliberate dagli organi competenti, non ci sono allo stato attuale elementi per affermare che la revisione del progetto comporti alcun aggravio ai cittadini;
- Le contestazioni circa l’illegittimità dell’incremento della concessione non trovano alcun riscontro nel Codice degli Appalti, se non basandosi su ipotesi interpretative del tutto arbitrarie.
In allegato la lettera inviata ai sindaci.