Credo, tuttavia, che la nomina del nuovo Presidente possa e debba rappresentare l'occasione per la politica lericina di dare un segnale chiaro di controtendenza rispetto ad un modello, quello delle nomine prettamente politiche, che mal si concilia con il sentimento di cittadini sempre più distanti da una classe politica che, in generale, non perde occasione di dimostrare la propria incapacità nell'essere lungimirante.
È una fase, questa, in cui ogni segnale che vada nel senso dell'apertura, della trasparenza, della partecipazione alle scelte che incidono sul quotidiano delle Comunità che governiamo, e' importante e necessario.
Sappiamo tutti che la nomina della Presidenza di Stl e' prerogativa esclusiva del Sindaco il quale ha pieno titolo e diritto di operare in totale autonomia e che, qualunque sia la scelta che andrà a compiere,dovrà essere rispettata nella certezza che si tratti del migliore dei candidati possibili, in grado, come tale, di curare al meglio gli interessi dei lericini.
Sono certo, infatti, che il nuovo Presidente non risponderà a logiche di mero equilibrio politico.
Tuttavia mi permetto di suggerire, secondo un modello efficacemente sperimentato in altre realtà, tra cui Milano, di voler affidare la selezione delle candidature ad una commissione esterna, alla quale la politica potrà sempre indicare quali siano i criteri che ritiene debbano essere tenuti in considerazione nello scegliere la figura che meglio si attaglia alla specificità della funzione che dovrà andare a ricoprire.
Perché e' pur vero che i curricula non sono tutto ma è altrettanto vero che rappresentano un ottimo biglietto da visita, soprattutto quando si tratta di ruoli così delicati che implicano competenze, esperienze e lungimiranza e non possono lasciare spazio all'improvvisazione.
Michele Fiore Segretario PD San Terenzo