Un articolo di giornale si legge spesso di fretta e senza fermarsi troppo a riflettere; così come un servizio televisivo mette davanti agli ascoltatori una serie di immagini, anche forti, ma che scorrono veloci. Tutto colpisce, ma passa in un attimo, e ci appare spesso distante da noi, altro dalla nostra realtà.
Un romanzo, invece, permette a chi legge di immergersi in pieno nella storia, immedesimarsi nei protagonisti, vivere i fatti insieme a loro e riflettere.
Per questo Carla Cucchiarelli, giornalista, ha scelto il mezzo del romanzo per affrontare un tema alla cui denuncia è impegnata da molto tempo. Anzi, di più: ha scelto il romanzo giallo che, con il suo intrigo ed i suoi indizi, tiene sempre ben viva l'attenzione del lettore.
Un giallo di denuncia: così è stato definito “Io sono Nannarella-Intrigo a Firenze”.
Carla Cucchiarelli più che raccontare, porta piano piano a scoprire la storia di una donna di circa 40 anni che viene ricoverata d'urgenza in un ospedale fiorentino. Non ha con sé né cellulare né documenti e quando si risveglia dal coma dice di essere Anna Magnani. La somiglianza con l'attrice romana è davvero impressionante tanto che in ospedale c'è persino chi favoleggia di una sua reincarnazione.
La verità, però, che il lettore scopre piano piano, è ben altra: la donna, che dice di essere "Nannarella", è una chef romana vittima di stalking da parte dell'ex marito che non si è mai rassegnato alla separazione. Una donna che ormai non si fida più di nessuno e che ha deciso di fuggire, nascondendosi a Firenze, sotto falsa identità.
Il romanzo, quindi, si svela progressivamente per quello racconta, la storia di una donna che cerca di salvarsi da un femminicidio, e per quello che vuole essere: un mezzo di denuncia e di lotta contro la violenza di genere.
Si chiarisce quindi in tutta la sua drammaticità la dedica iniziale del libro: "A tutte le donne che non ce l'hanno fatta".
Senza svelare il finale della storia, possiamo però dire che, al di là della drammaticità, l'autrice vuole anche lanciare un messaggio di speranza: da una vita fatta di violenza e di sopraffazione si può uscire. Certo non è facile: servono forza, coraggio e aiuto.
Ecco quindi spiegato anche il motivo della scelta di Anna Magnani quale personaggio con cui fare identificare la protagonista del libro: la celeberrima attrice era infatti una donna ferita e tradita, ma che mai si è piegata, che al meglio, quindi, riflette i due volti della protagonista del libro.
Dicevamo anche della necessità per uscire dal tunnel della violenza che le vittime hanno dell'aiuto di altre persone: Nannarella è anche un libro sulla “sorellanza”, sul sostegno trovato nelle altre donne.
Venerdì 22 marzo alle ore 21 sarà l'autrice, Carla Cucchiarelli, a presentare il suo libro alla Spezia, al Centro Armonia dell'Essere (Via Sarzana 52, angolo Via Falconi).
La scrittrice dialogherà con Paola Settimini, mentre brani del romanzo saranno letti dall'attrice Katia La Galante.
Carla Cucchiarelli è una giornalista e scrittrice romana impegnata sulle tematiche sociali e i diritti delle donne. Tra le sue pubblicazioni precedenti, "Il Telefono Rosa – Una storia lunga trent'anni" (Castelvecchi, 2019) e "Così parlò la Gioconda" da cui è stato tratto anche lo spettacolo teatrale "Monna Lisa Unplugged". Per "Ti racconto Nannarella" ha vinto il dodicesimo premio letterario "Città di Ladispoli" 2023