Da Lunedi 18 a mercoledi 20 dicembre arriva in prima visione il nuovo restauro di Spellbound – Io ti salverò, diretto nel 1945 dal Maestro del brivido, che volle con sé Ingrid Bergman e Gregory Peck (e Salvador Dalì per le sequenze oniriche). Distribuito nelle sale italiane dalla Cineteca di Bologna con il progetto Il Cinema Ritrovato al cinema, Un capolavoro indiscusso non solo della filmografia di Hitchcock ma della storia del cinema, Spelbound, questo il titolo originale, è arrivato nelle sale per la prima volta nel 1945 ed è stato letto in più modi: una love story con suspense, un capolavoro onirico, un ritratto del pensiero freudiano, una storia dall’intrigo macchinoso. Per questo film Alfred Hitchcock ha voluto Ingrid Bergman per le ragioni di sempre: mettere in scena lo spettacolo di un’algida bionda persa in un amore che potrebbe esserle fatale. In realtà, Bergman algida non lo è mai, gli occhiali e i capelli che sfuggono allo chignon fanno anzi della dottoressa Petersen uno dei personaggi più sexy della sua carriera.
Quel palpitante titolo italiano che sostituisce l’enigmatico Spellbound nutrì fanciullesche vocazioni femminili alla psichiatria. Ma tra un passo e l’altro d’una psicanalisi illustrata come una favola, quali squarci formidabili sa aprirsi questa cinepresa: il povero Gregory Peck, che per antico trauma odia il bianco e le righe, s’inoltra nel candore d’un bagno piastrellato, e in un attimo comprendiamo “l’illimitato, criptico terrore che può emanare dagli oggetti” (James Agee); poi, il ritorno del rimosso, in due sole inquadrature silenziate, è il più conciso e agghiacciante che potremmo mai ricordare. La resa dei conti è scritta sul filo tra pathos e sudore freddo.
Lunedi 18 Dicembre
ORE 17.15
Martedi 19 Dicembre
ORE 15.30
ORE 21.00
Mercoledi 20 Dicembre
ORE 15.00