È una diatriba senza fine. Cozza o muscolo? Qual è il nome giusto?
Alla Spezia molti ristoranti riportano nei loro menù prelibatezze come “muscoli ripieni” oppure “muscoli alla marinara” e così via. Ma accade che qualche turista, e magari più di uno, chieda incuriosito al cameriere: “che cosa sono i muscoli?”. Inevitabile la risposta: “sono mitili, conosciuti come cozze, ma alla Spezia li chiamiamo muscoli”.
Sulla questione linguistica è intervenuta qualche anno fa anche l’Accademia della Crusca, in seguito ad un caso giuridico: ad una pescheria cittadina era stato imposto di togliere il cartello con la scritta “muscoli” e sostituirlo con la scritta “cozza”.
Il nome scientifico di questi molluschi bivalvi della famiglia dei Mitilidi è “mitili”.
Sono noti col nome di “muscoli” nell’Italia centrale e nordoccidentale fin dal Quattrocento. Un nome che deriva al termine latino “musculus”. E col nome di muscoli sono attestati da scrittori settentrionali e toscani a partire dal Cinque-Seicento.
Dal latino “musculus” hanno avuto origine anche i corrispondenti termini di numerose lingue europee, come il tedesco muscheln, l'inglese mussels, il francese moules, il portoghese mexilhão, il catalano musclos, l'olandese mosselen, il danese muslinger, lo svedese musslor.
Dall’inizio del Novecento i mitili sono tuttavia più conosciuti in Italia col nome “cozze”, nome di origine meridionale. La parola “cozze” deriva dal latino “cochleam”, ossia "chiocciola", e quindi col significato di "guscio".
Nell'Italia nordorientale, e soprattutto nel veneziano, i mitili sono chiamati “peoci “, termine dialettale che significa “pidocchi”, come a dire “pidocchi di mare”.
Ad Ancona, alle pendici del promontorio del Conero, il nome locale dei mitili è “móscioli”.
E quindi, qual è il vero nome di questi mitili?
L’Accademia della Crusca risponde che nessuno è sbagliato, si tratta di un tipico caso di geosinonimi, parole che nominano in modo diverso in diverse regioni una stessa cosa, quella che nella lingua scientifica è appunto chiamata mitilo.
A livello commerciale, a dire il vero, nella Denominazione in lingua italiana delle specie ittiche di interesse commerciale (Decreto del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste”), in corrispondenza del nome latino Mytilus galloprovincialis troviamo “Cozza o Mitilo”, mentre non c’è traccia di “muscolo”.
Sempre l’Accademia della Crusca sostiene che, stando all’albero genealogico, il termine “muscolo” meriterebbe il primo posto.
Ma la lingua va dove l'uso vuole!
E così, a livello nazionale, la parola cozze è senz’altro più diffusa di muscoli o di altri termini locali, e quindi “vince” nella terminologia ufficiale a livello nazionale.
Ma questo certamente non impedirà agli spezzini di continuare ad utilizzare termini storici delle proprie tradizioni.
Non dimentichiamo che alla Spezia la tradizione dei coltivatori di mitili, i “muscolai”, risale alla fine del 1800.
La prelibatezza dei muscoli spezzini e delle ricette tipiche sono conosciute in tutta Italia e costituiscono un’eccellenza del nostro territorio.
Anche Fabrizio De Andrè ha citato i muscoli di Spezia, nell’album "Creuza de mä" .
Foto storica della Cooperativa Miticoltori Spezzini