Non si può ancora chiamare “festa”, almeno nel senso in cui eravamo abituati ormai da quasi mezzo secolo: le restrizioni e i timori legati allo stato di emergenza ancora in atto non lo consentono. Nondimeno, in attesa che nel 2022 la tradizione possa riprendere alla grande, la diocesi e la parrocchia di Lerici, insieme alla direzione di “Avvenire”, hanno deciso di dedicare una giornata del periodo estivo al quotidiano cattolico degli italiani, com’è sempre avvenuto dal 1976 al 2019.
Sarà un modo per ricordare, nel pieno del tempo delle vacanze, l’importanza di una informazione libera e fedele ai propri valori, quale “Avvenire” fornisce a tutti gli italiani dal 1968 ad oggi. La giornata sarà anche l’occasione per consegnare a padre Maurizio Patriciello, il sacerdote campano al centro da anni della lotta alla camorra nella cosiddetta “terra dei fuochi”, il premio “Angelo Narducci”, che già l’apposita commissione presieduta dal vescovo gli aveva assegnato lo scorso anno.
Angelo Narducci è stato negli anni Settanta ed Ottanta uno storico direttore del quotidiano cattolico, e proprio durante la sua direzione la festa di Lerici, voluta dall’allora parroco, l’indimenticato monsignor Franco Ricciardi, mosse i suoi primi passi. Sabato 31 luglio, dunque, don Patriciello sarà presente a Lerici e, alle 17.30, nella chiesa parrocchiale di San Francesco, intervistato da un giornalista di “Avvenire” porterà la sua testimonianza di parroco “in trincea” contro la malavita.
Alle 18.30 il vescovo Luigi Ernesto Palletti celebrerà la Messa, concelebrando con don Maurizio e con altri sacerdoti. Al termine ci saranno la consegna del premio e l’”arrivederci” simbolico all’anno prossimo. In chiesa si potrà accedere sin dalle 17.30 secondo le regole ancora vigenti del distanziamento. Don Patriciello era già stato in diocesi due anni fa, nell’estate 2019, per partecipare a Pian di Follo alle celebrazioni della Madonna della Guardia.