Sabato 27 aprile 2024 il Museo Tecnico Navale della Spezia parteciperà alla 36^ edizione dell’International Marconi Day, la manifestazione internazionale che annualmente e quest’anno, in occasione dei 150 anni dalla nascita di Guglielmo Marconi, “unisce via etere” i siti storici legati alla vita e all’attività di ricerca dello scienziato bolognese.
Anche in questa edizione, presso lo storico istituto culturale della Marina, sarà allestita una stazione radio gestita da radioamatori appartenenti alle locali sezioni dell’Associazione Radioamatori Italiani, dell’Associazione Radioamatori Marinai d’Italia e del Coordinamento Stazioni Marconiane Italiane.
È grazie al supporto della Marina Militare che Guglielmo Marconi effettuò le prime sperimentazioni di comunicazioni wireless dalla terra al mare, alla Spezia. Utilizzando le risorse dell'Arsenale e il know-how del personale civile e militare, Marconi compì un passo fondamentale nell'estate del 1897.
Il Museo Tecnico Navale conserva un documento di inestimabile valore relativo a quei giorni pionieristici: i nastri originali, noti come "zone telegrafiche", contenenti i messaggi in alfabeto Morse scambiati durante quella che fu la prima comunicazione radiotelegrafica tra terra e mare nella storia.
Questi documenti straordinari e unici saranno presentati al pubblico in due sessioni giornaliere, alle ore 10:00 e alle ore 16:00, grazie alla collaborazione dei volontari del gruppo International Wireless Studies. La macchina Enigma, famosa per il suo ruolo fondamentale nelle comunicazioni criptate durante la Seconda Guerra Mondiale, sarà mostrata e spiegata in due appuntamenti, alle ore 11:00 e alle ore 17:00.
Inoltre, è previsto uno spazio dedicato ai bambini, curato dall’Associazione Radioamatori Italiani, dove potranno cimentarsi col tasto telegrafico e sperimentare di persona la telegrafia.
Approfondimenti:
I rapporti tra Guglielmo Marconi la Marina Militare furono sempre strettissimi. La Forza Armata, infatti, seppe investire anzitempo sull’ingegno del giovane bolognese, sostenendolo nelle sue ricerche e dandogli materiale supporto attraverso il suo moderno Arsenale spezzino e le competenze dei suoi uomini, militari e civili. Marconi ricambiò concedendo le sue invenzioni che furono poi impiegate ma anche sviluppate dal personale della Marina.
Durante la prima guerra mondiale, da tenente del Genio, Marconi passò a domanda nella leva di mare, conseguendo il grado di capitano di corvetta di complemento. Promosso capitano di fregata nel 1920, passò nella Riserva Navale nel 1932, raggiungendo il grado di ammiraglio un anno prima della morte. Il Regio Decreto n. 819 del 1932 (significativamente detta “Legge Marconi”), in base al quale la nomina ad ufficiale di complemento della Regia Marina poteva, e può tuttora, essere concessa a quei cittadini in possesso di spiccata professionalità, fu voluta dalla Marina pensando a Marconi, per continuare ad avvalersi del suo contributo innovativo in ambito tecnologico. Oggi, se su una moderna nave, sia essa militare o civile, si può avere la medesima configurazione comunicativa che si ha sulla terraferma, grazie ai satelliti e alle più sofisticate tecnologie, lo si deve a Guglielmo Marconi e ai propri principi che sono ancora oggi la solida base per ogni tipo di comunicazione, dalla semplice radiotelefonia al più sofisticato scambio di dati di ogni genere.