Non è così semplice trovare un locale come Bacchus. Al di là della recente “rivoluzione” che vede l’ambiente cambiato nella sua disposizione interna, quello che rimane indelebile negli occhi di chi frequenta, o ha frequentato, questa osteria è il clima che si può respirare. Una storia diversa che racconta un’attività di una taverna che da più di dodici anni, con attività culturali varie, anima la vita dentro e fuori il perimetro delle proprie mura.
Il locale è caratterizzato da un palco adatto a piccole formazioni musicali, un vero e proprio luogo di incontro per tutti gli appassionati del jazz. Negli anni si è proposto come punto di riferimento per musicisti e pubblico, una realtà importante nel panorama nazionale per la diffusione del genere musicale. Le serate sono caratterizzate da jam session eseguite dai migliori jazzisti professionisti ed “amatoriali”, con la creazione sperimentale di ritmi eterogenei e sempre nuovi.
Da Bacchus si può ascoltare musica dal vivo. Per citare una delle ultime novità… Home Band, gli “State of Mind” il nuovo progetto di Dario Carli e Lorenzo Cimino, una sorta di accoppiamento da “incubo” tra hippies e yuppies tramutato in jazz, con batterie da nervi, infiammati da una tromba che più che suonare coglie il momento e “vive alla giornata” (come amano dire loro). La formazione vede Carli e Cimino con il gruppo che si completa di volta in volta con Giacomo Ciardi al pianoforte, Leonardo Bocchia, Edoardo Cimino alla chitarra e Diego Piscitelli al Contrabbasso.
I brani proposti sono quasi tutti originali, con spinte elettroniche di nuova generazione e con una libertà di “crossoverare” i generi più disparati.
Un repertorio musicale di grande appeal, sonorità eccitanti pronte a catturare i sensi e a rapire l’anima, ritmi carichi di funk: questo quartetto tutto spezzino pesca a piene mani nel repertorio afroamericano, servendolo con una saporita aggiunta di swing e rinvigorendolo con iniezioni di hard bop, in un sapiente equilibrio tra tradizione e innovazione, conducendo così gli ascoltatori in un viaggio pieno di scoperte e di emozioni. Oltre alla musica dal vivo c’è anche la lettura, le serate culturali non mancano mai.
In Viale Amendola 108 c’è anche questo. Una taverna eccitante in grado di intercettare tante cose, un salotto che di borghese non ha nulla ma che è frequentato da tutti. La trasversalità dei messaggi, le iniziative culturali con le quali ha caratterizzato la sua vita (direi principalmente notturna) rappresentano con chiarezza la missione di questo “posto diverso.” Dietro e davanti al bancone l’instancabile Stefano Occhiuzzi, capitano e anima instancabile di questa nave di pirati.
Da Bacchus puoi trovare di tutto e in quel tutto puoi anche scoprire di non trovarci niente perché alla fine, lo sappiamo, è tutto un trucco (Semi-cit).