Nella mattina di ieri, la Sezione Infortunistica della Polizia Locale è intervenuta nella zona di Piazza Europa, in quanto allertata per un incidente con feriti avvenuto poco prima.
Quando la pattuglia è giunta sul posto, era presente unicamente un ciclomotore abbattuto al suolo al centro dell’incrocio di Via Campanella con Via XXIV Maggio, proprio di fronte al Palazzo Civico; il conducente del veicolo a due ruote, un 55enne spezzino, era già stato trasportato al Pronto Soccorso per le lesioni riportate mentre, dalle prime testimonianze, gli Agenti hanno appreso del coinvolgimento di un’autovettura della quale però non vi era traccia.
Immediatamente la Polizia Locale ha effettuato l'accesso al sistema di videosorveglianza comunale che ha restituito la registrazione della dinamica del sinistro: un’utilitaria, che procedeva lungo il senso unico in Via Campanella, arrivata all’incrocio con Via XXIV Maggio, sebbene in obbligo di cedere la precedenza e svoltare obbligatoriamente a destra, senza neanche rallentare ha tirato dritto tagliando di netto la strada al ciclomotore che stava sopraggiungendo dalla sua sinistra. Dopo una breve esitazione, il conducente dell’auto ha ringranato la marcia ed imboccato celermente il tunnel che adduce su quel lato al parcheggio sotterraneo, sparendo alla vista delle telecamere.
Dai filmati è stato possibile rilevare solo i primi due caratteri della targa ma, grazie a tale indizio ed al tipo, modello e colore di auto, gli Agenti, dopo aver perlustrato l’intero parcheggio sotterraneo, hanno individuato l’autoveicolo coinvolto nel sinistro, in sosta e chiuso.
Tramite le banche dati si è risaliti al proprietario, un 78enne residente fuori Comune.
Convocato al Comando di Viale Amendola e compiuti gli atti di polizia giudiziaria di rito, l’anziano, messo alle strette dall’evidenza degli elementi oggettivi raccolti, ha ammesso di essere lui stesso il conducente al momento del sinistro.
L’uomo è stato quindi denunciato per i reati di omissione di soccorso e fuga e la sua patente immediatamente ritirata per la successiva trasmissione alla Prefettura, che adotterà ordinanza di sospensione provvisoria in attesa del processo.
Difficilmente potrà tornare a guidare poiché rischia pene pecuniarie, detentive ed accessorie pesantissime: per il reato di omissione di soccorso è prevista la reclusione da sei mesi a tre anni e la sospensione della patente da uno a tre anni; a queste vanno a sommarsi quelle per il reato di fuga in incidente con lesioni, cui consegue la reclusione da un anno a tre anni e la sospensione della patente di guida, per un periodo non inferiore ad un anno e sei mesi e non superiore a cinque anni.
Tutti i dati necessari sono stati forniti al ciclomotorista che potrà così esercitare il legittimo diritto al risarcimento di tutti i danni patiti ed il ristoro per le lesioni riportate nell’incidente.