Il 25 febbraio 2020 à il giorno in cui venne individuato il primo caso di COVID in Liguria. Una turista che risiedeva presso l'hotel Bel Sit di Alassio con una comitiva risultò infatti positiva al tampone.
Era giunta in Liguria alcuni giorni prima manifestando alcuni problemi di salute, per cui si era fatta visita all’ospedale di Albenga. Il 25 febbraio l’esito del test che confermò la positività.
La donna è stata quindi trasferita al reparto malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, diretto dal professor Matteo Bassetti. Fortunatamente dopo due settimane di ricovero è stata dichiarata guarita potendo fare ritorno a casa.
Nel frattempo vennero rintracciate tutte le persone con cui la donna aveva avuto contatti e tutti gli ospiti e il personale dell’albergo furono messi in isolamento.
Stessa sorte, qualche giorno prima, anche per il gruppo storico degli sbandieratori di Levanto, che dopo aver partecipato ad un evento a Codogno, erano stati messi in isolamento volontario.
Fu però il caso d’Alassio a dare il via all’emergenza in Liguria, dove la prima vittima è stato un anziano di Andora trovato positivo dopo il decesso il 5 marzo.
In questi quattro anni, diverse varianti si sono susseguite. Abbiamo vissuto quasi tre mesi di lock-down, partito il 9 marzo 2020, leggendo con apprensione i bollettini quotidiani. I ragazzi hanno sperimentato l’istruzione a distanza. Abbiamo imparato a convivere con le mascherine, a seguire le ordinanze di coprifuoco, delle chiusure, delle zone rosse e gialle, i vaccini e tutte le polemiche che ne sono conseguite.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato ufficialmente terminata l’emergenza sanitaria il 5 maggio 2023, dopo tre anni dall’inizio della pandemia.