Si è spento ieri a Ferrara, dopo una lunga malattia, Roberto Pazzi.
Roberto Pazzi, 77 anni, risiedeva nella città emiliana da molti anni, ma non aveva mai perso il proprio legame con Ameglio, suo borgo natio.
Così lo ricorda l'amministrazione comunale amegliese: "Poeta raffinato, scrittore pluripremiato e ormai tradotto in 26 lingue, residente e docente a Ferrara, sua città adottiva, non aveva mai interrotto i suoi legami coi luoghi dove era nato e dove aveva trascorso buona parte della sua giovinezza, entrando in contatto con le presenze culturali che hanno ravvivato le estati di Bocca di Magra nel secondo dopoguerra, in particolare col poeta Vittorio Sereni che lo aveva incoraggiato e seguito negli esordi della carriera".
"Proprio due anni fa, il 19 dicembre 2021, appena insediata, la nuova Giunta aveva voluto averlo gradito ospite nella sala comunale per la presentazione del romanzo “Hotel Padreterno”, ascoltando dalla sua voce la genesi dell’opera e le motivazioni che lo avevano indotto a scrivere una storia così particolare, tanto apprezzata dai lettori di tutta Italia. In quell’occasione, era stata a lui consegnata la prima targa di “Cittadino d’eccezione” incisa sulla dolomia dei nostri monti, un doveroso omaggio per i grandi traguardi raggiunti.
Resterà sempre presente nei suoi scritti e specialmente nelle sue poesie dedicate alla foce del Magra, da lui così tanto amata".