Raccontiamo un brutto episodio di cui è stata protagonista pochi giorni fa Serenella, una turista in vacanza nella provincia della Spezia.
Serenella si è recata in spiaggia alle Grazie di Porto Venere. È non vedente, e ad accompagnarla c'è il suo inseparabile cane guida, Stella, un fantastico labrador con la pettorina della Croce Rossa.
Quando Serenella, accanto al suo fedele amico, si è recata sulla riva per bagnarsi e cercare un po’ di refrigerio dal caldo di queste giornate estive, si è sentita apostrofare da due signore, che insistevano nell'affermare che il cane non poteva accedere né alla spiaggia né in acqua.
Serenella racconta: “due signore hanno continuato ad ossessionarmi, continuando ad insistere, a dire che è vietato l’accesso ai cani sia in spiaggia sia sulla riva”.
Inutili i tentativi di spiegare la situazione in maniera bonaria. Al persistere delle lamentele, Serenella si è vista costretta ad avvisare i Carabinieri, ed è intervenuta sul luogo la Polizia Municipale. Che, ovviamente, le ha dato ragione.
Ricordiamo che i cani guida per non vedenti sono una risorsa preziosa, sono animali eccezionali, addestrati per evitare gli ostacoli e mettere in sicurezza il proprio padrone.
E la legge riconosce loro questo loro ruolo. In Italia, la normativa vigente stabilisce che i cani guida per non vedenti hanno libertà di accesso in qualsiasi luogo ed esercizio aperto al pubblico, compresa la spiaggia.
La filosofia della legge è evidente: il cane guida rappresenta “gli occhi” della persona non vedente, e quindi non può essere allontanato dalla persona stessa.
Ma il principio che la legge giustamente afferma, dovrebbe prima di tutto far parte della sensibilità di ognuno di noi, di quel grado di civiltà che dovremmo aver raggiunto. E dispiace che invece Serenella, per poter godere di un suo diritto, ma soprattutto per affermare un diritto di umanità, sia dovuta ricorrere alle Forze dell’Ordine.
E infatti Serenella afferma: “E’ terribile, molto demoralizzante, che nel 2023 ci possa essere questa forma di ignoranza, di inciviltà, e io non lo tollero, denuncio la situazione”.
Immediata la reazione del Sindaco di Porto Venere Francesca Sturlese, che con un messaggio sui social fa sapere di aver sentito il dovere di scusarsi con Serenella per l’increscioso episodio, e si augura che le signore non avessero compreso che si trattava di un cane guida.
E, sempre dai social, arrivano molti commenti di chi ha appreso la notizia dell’episodio o vi ha direttamente assistito. Scrivono per ringraziare gli Agenti della Polizia Municipale che sono intervenuti, per il rispetto e l’umanità che hanno dimostrato. E in tanti scrivono per solidarizzare con Serenella.
Non possiamo che augurarci che l’episodio di cui è stata vittima Serenella resti isolato e non accada più.
Anche la Redazione di Gazzetta della Spezia esprime vicinanza e solidarietà a Serenella e alla sua Stella, ed augura loro un buon proseguimento delle vacanze nel nostro territorio.