Era il 22 luglio scorso quando tre uomini con il volto travisato e armati di coltello, a bordo di un’autovettura, si affiancarono ad un’altra sulla quale stavano per salire un 40enne assieme alla madre. L’aggressione, con un coltello affilato, durò pochi secondi; i tre delinquenti, poi, si allontanarono velocemente con la stessa auto con la quale erano arrivati e fecero perdere le loro tracce.
Fortunatamente l'aggressione non ebbe esito mortale ma le due vittime, in particolare l'uomo, riportarono gravi lesioni.
L’episodio, tanto veloce quanto agghiacciante, mise immediatamente in moto la macchina investigativa dei Carabinieri della Stazione di Arcola, supportati in questi mesi dall’ausilio dei colleghi dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Sarzana. Le indagini, soprattutto tecniche, sono state condotte anche con rilievi ed accertamenti biologici effettuati dagli investigatori del Ris di Parma.
Tutti gli esiti, repentinamente comunicati all’autorità Giudiziaria, hanno consentito nel giro di breve tempo, di emettere un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due italiani di 40 e 47 anni.
Tutto è scaturito da pregressi dissidi che l’uomo aveva in corso con uno dei aggressori, legati a motivi economici: il malvivente però ha deciso che le problematiche non potevano essere risolte in modo civile ed aveva elaborato un piano che prevedeva l’aggressione, per mani di terzi, ai danni del suo “rivale”, decidendo di mettere in atto una sorta di “avvertimento”.
Questa mattina all’alba i Carabinieri di Sarzana hanno dato esecuzione a quanto disposto dal Gip del Tribunale della Spezia: sia la “mente” che l’esecutore materiale dell’accoltellamento, dopo le formalità di rito in caserma, sono stati portati agli arresti domiciliari presso le loro abitazioni.