Anbi Liguria, rappresentata dal Consorzio Canale Lunense, ha partecipato all'assemblea nazionale dell'Associazione dei Consorzi per la gestione e la tutela del territorio e delle acque irrigue, che svolge un ruolo fondamentale nella bonifica e nell'irrigazione di vaste aree del Paese.
L'assemblea ha sottolineato la fragilità idrogeologica dell'Italia, ma anche la sua bellezza e il suo potenziale. Per questo, nella due giorni di confronto con il mondo della politica, dell'economia e della ricerca, ha chiesto un'azione urgente e coordinata per garantire la sicurezza del territorio e la gestione ottimale della risorsa idrica, in vista dei cambiamenti climatici e della sfida globale.
"Tra le proposte emerse - afferma Francesca Tonelli, presidente di Anbi Liguria e del Canale Lunense - c'è il Piano straordinario 2023-2030 per la realizzazione di nuovi invasi sostenibili e multifunzionali, il cosiddetto Piano Laghetti, che consentirebbe di accumulare acqua da utilizzare in caso di necessità. In Val di Magra, ad esempio, sono previsti due laghetti a Ponzano Magra (area ex Vaccari) e a Castelnuovo Magra (area ex Filippi)".
Aggiunge Tonelli: "È importante anche promuovere l'ampliamento e l'efficientamento della superficie agricola dotata di impianti irrigui collettivi, attraverso soluzioni innovative per l'ottimizzazione d'uso dell'acqua. In questa direzione il Consorzio Canale Lunense ha avviato un tavolo di discussione con le associazioni agricole per definire le modalità operative e i progetti".
"Si è anche discusso – sottolinea Corrado Cozzani, direttore di Anbi Liguria e del Canale Lunense – sul piano di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria per la messa in sicurezza del territorio contro il dissesto idrogeologico. Nel comprensorio del Canale Lunense, abbiamo già iniziato gli intervenuti con il potenziamento dell'idrovora di Marinella, che regola il deflusso delle acque, e altri progetti in partenza".
Sempre Cozzani: "Un altro aspetto importante che è stato evidenziato riguarda la possibilità di aumentare l'impiego, nel settore agricolo, delle acque reflue trattate, riciclata da impianti di depurazione e che potrebbe essere usata per l'irrigazione, a condizione di assicurare la qualità e la salubrità delle colture agricole. Questa opportunità è stata sostenuta recentemente anche dal Consorzio Canale Lunense e Acam Acque in un convegno sul riuso dell'acqua".
Durante i lavori dell'assemblea un momento saliente ha riguardato la consegna dei riconoscimenti ai Consorzi che hanno partecipato alle operazione di emergenza durante la recente l'alluvione della Romagna. Tra questi anche il Consorzio Canale Lunense che ha inviato due uomini e mezzi idrovori impiegati per liberare dalle acque centri abitati e terreni agricoli.