"Incomprensibile e inaccettabile il calo di oltre il 20% delle quote di indennità sugli infortuni con il quale il Decreto ministeriale definisce le nuove quote di indennità destinate agli eredi di gravi infortuni per il 2023", così in una nota di Uil Liguria.
"In Liguria gli infortuni sul lavoro sono in aumento, così l'incidenza delle malattie professionali: 30 mila persone si sono infortunate a livello nazionale, 1000 su base regionale nei primi tre mesi del 2023. Nel primo trimestre emerge anche un dato circa le denunce di infortunio fino ai 14 anni di età: in Italia parliamo di 8885 casi mentre in Liguria gli infortuni si attestano a 212. L'altro dato preoccupante si riferisce all'aumento delle malattie professionali con un'incidenza del 34% in Liguria, con particolare riferimento all'area genovese.
Questi dati tracciano un profilo: circa il 40% delle persone rappresentate è di genere maschile con più di 50 anni, addetti che avanzano problemi al sistema osteo muscolare, malattie nervose, malattie respiratorie, all'orecchio, tumori. Alle famiglie delle vittime sul lavoro, da quest'anno spetterà un massimo di 14.500 euro contro i 22.400 del 2022: lo ha stabilito il Governo, con decreto 75/2023. Il risarcimento minimo scende dai 6mila euro dello scorso anno a 4mila euro.
"Le morti, poi, si sono quadruplicate rispetto all'anno scorso e le cifre già esigue in caso di morte si riducono ulteriormente senza procedere, come auspicato, a una seria politica di prevenzione. Nessuna cifra potrà mai risarcire un grosso danno fisico o psicologico di una persona cara, né una perdita ma un aiuto alle famiglie in difficoltà va dato ed è un'azione indispensabile – spiega Fabio Servidei, segretario regionale confederale Uil Liguria – Gli infortuni sul lavoro non accennano a diminuire mentre le quote enormi di attivo annuale dell'ente assicurativo non giustificano assolutamente questi tagli".
A inizio maggio la Uil nazionale aveva accolto con soddisfazione le novità del Decreto legge 48 sulle nuove coperture assicurative per gli studenti a scuola e nelle attività di alternanza scuola lavoro Pcto ma ora con questa notizia pare che quei costi siano stati coperti proprio dal taglio dei risarcimenti agli infortunati gravi. "Chiediamo il ritiro immediato del decreto in oggetto e il ripristino delle condizioni precedenti, siamo pronti a dare battaglia", chiude Servidei.