Tra le fila di uno Spezia che viaggia a gonfie vele sono tanti i talenti in continua crescita. Uno di questi è sicuramente il classe 2005 Halid Djankpata, sul quale il DS Melissano ha voluto investire in estate prelevandolo dalla formazione Under 21 dell'Everton, uno dei club inglesi più importanti del campionato di Premier League. Zero i minuti fin qui giocati con la prima squadra, ma la scelta è stata quella di rimanere nel Golfo Dei Poeti. Il motivo di tale decisione ce lo spiega il suo agente Stefano Antonelli, intervistato dai microfoni di Gazzetta della Spezia in esclusiva. Il procuratore della Football Service Srl si è espresso così sulla sua permanenza e sulle opportunità avute dal ragazzo nel mercato appena concluso.
"C'erano due squadre di Serie C interessate - spiega Antonelli. - L'Ascoli, in primis, ha fatto pressing per averlo, soprattutto negli ultimi giorni di mercato, dopo la loro vittoria in campionato in casa contro il Carpi. Ci garantivano almeno 7-8 presenze, anche valorizzate. Lo Spezia ci tiene e ci punta, ma visto che in questo momento sta viaggiando ai 200 all'ora ed è in una fase cruciale del campionato, avevamo preso in considerazione l'ipotesi. Dopodiché, è arrivato anche il Cittadella, un ambiente sano e ottimo per crescere. Abbiamo fatto delle riflessioni ma in quel momento mister D'Angelo, parlando con Melissano, ha espresso il desiderio di farlo rimanere, non tanto per lo spazio, quanto per la crescita che sta maturando in maniera esponenziale. La chiarezza dell'allenatore è stata apprezzata, inoltre, allenarsi e giocare con questa squadra è sicuramente un plus, a prescindere dallo spazio che troverà. Su questo anche io in qualità di procuratore di Halid (nome di Djankpata ndr) ero fermamente d'accordo".
Antonelli è rimasto colpito dalla crescita del ragazzo, che ha potuto constatare anche fuori dal campo. "Sono venuto a vedere la partita dello Spezia con il Sassuolo. Ho visto come il ragazzo si è inserito, come si muove, come, nonostante la giovane età, non dimentichiamo che è un 2005, sia diventato uomo. Ho visto l'apprezzamento della gente che lo salutava, ma soprattutto come lui si è inserito all'interno dell'ambiente: sono rimasto colpito in positivo. La dimostrazione che in sei mesi ha fatto un salto in avanti eccezionale".
"All'Everton giocava in Under21 che è la seconda squadra, paragonabile alle nostre U23, e si allenava almeno due volte a settimana con i grandi. Il nostro volere era completarlo come giocatore. L'investimento portato a termine che lo ha condotto allo Spezia è per completare il giocatore: farlo diventare importante e internazionalizzarlo - torna così Antonelli sulla scelta di portare il suo assistito nel Golfo dei Poeti sotto la guida di Luca D'Angelo. - Deve imparare tante cose che in Inghilterra non poteva imparare come, ad esempio, la tattica. Inoltre in prima squadra lo sviluppo in Inghilterra è sempre meno possibile a causa della frequenza di mercato mostruosa che porta i club a comprare ovunque. Per ora questi sei mesi ci hanno dato ragione, dato che sta crescendo in maniera esponenziale in tutto. Quando lo abbiamo portato nessuno immaginava che lo Spezia potesse fare questo tipo di campionato, per cui oggi stare qui è un valore".
La domanda che tanti si pongono è chi sia Halid Djankpata e quali siano le sue principali caratteristiche. "E' una mezzala per definizione e spesso viene fatto giocare anche sull'esterno perchè ha tanta fase aerobica - spiega il suo procuratore. - La sua grande peculiarità, però, è la qualità: ha una qualità impressionante in conduzione palla, ha forza, ha gol. Halid è un giocatore moderno, una mezzala di inserimento che può portare anche 6/7 gol a campionato e, all'occorrenza, può fare anche l'esterno. Il suo ruolo è quello di mezzala: un centrocampista centrocampista moderno che fa le due fasi. A chi somiglia? Non scomodiamo nessuno e facciamogli fare il suo percorso di crescita, com'è giusto che sia".
Allo Spezia l'ambiente ideale per far crescere il ragazzo nelle migliori condizioni, a prescindere dalla sua presenza sul campo di gioco. "C'è grande attesa su di lui da parte di tutto il mondo Spezia perchè la sua crescita è costante e continua. Se, partendo dai presupposti tecnici eccelsi che ha in dote, assimila tutto quello che gli sta dando D'Angelo e i suoi compagni può fare grandi cose. Tra l'altro è graditissimo ai compagni più grandi e questo è importantissimo, soprattutto per un giovane, perchè aiuta a crescere notevolmente. Lui è entrato in sintonia con tutti".