“Sono molto contento di essere qui. Il rapporto che avevo con Stefano (Melissano ndr) sicuramente ha fatto la differenza. Abbiamo lavorato assieme al Lecce e avevo bisogno di un progetto del genere, di sentirmi al centro: questo ha fatto la differenza. Lo Spezia sta facendo un gran bel campionato, manca ancora tanto, ma io mi sono rispecchiato totalmente in questo progetto." Si presenta così Gianluca Lapadula, neo attaccante dello Spezia Calcio, che questa mattina ha parlato per la prima volta dal suo arrivo ha parlato ai microfoni dei giornalisti. “Chiudiamo questa sessione di calciomercato invernale con soddisfazione - ha aggiunto il Direttore Sportivo Stefano Melissano, presente al fianco del nuovo numero 10 aquilotto. - L'acquisto di Gianluca (Lapadula ndr) è un innesto importante nel percorso di crescita che stiamo effettuando. Grazie alla società, che ci ha supportato e ha fatto uno sforzo, e grazie anche a Gianluca, che fino all’ultimo ci ha dato la parola e ha mantenuto l’impegno.”
A neanche 48 ore dal suo arrivo nel Golfo, subito in campo assieme ai compagni. “A fine partita ero un po’ avvelenato per non aver fatto quel che avrei potuto fare. Qui ho trovato una squadra grande, in salute, determinata e con le idee chiare. Siamo sulla strada giusta: i campionati si vincono partita per partita. Quando sono arrivato, fin dal primo momento, il mio pensiero era solo al Cittadella, non l’avrei mai saltata quella partita. Ho finito la gara contentissimo per la vittoria, ma avvelenato per il gol mancato”.
I motivi che l'hanno spinto ad abbracciare la causa Spezia. “Io sono venuto perché qui c'è una bella squadra che sta lottando ad alti livelli. Avevo voglia di sentirmi vivo, di giocare, di avere obiettivi in campo. Questa è stata la differenza nel mio acquisto. Tifosi? Certamente me ne hanno parlato, anche se già avevo avuto modo di conoscerli. So che sono molto carismatici ed è fondamentale averli dalla propria parte. Io tante partite le ho vinte grazie al loro supporto e qui c’è tutto per fare bene. Non vedo l’ora di esordire al Picco, sono elettrizzato all’idea.”
Calciatore e uomo di esperienza, anche all'interno dello spogliatoio. “La fame e la voglia non credo si possano discutere, hanno sempre segnato la mia carriera. Pio? Si può leggere dai suoi occhi che è determinato, non vedo l’ora di conoscerlo meglio in campo. Essere da esempio per i miei compagni? Alla mia età, se non riesci a trasmettere qualcosa ai più giovani, hai fallito, e non deve essere solo a parole ma anche con l'esempio. Il mio modo di comunicare è l’esempio e continuerò a seguire questo principio.”
Non solo lo Spezia, anche le altre squadre del campionato si sono rinforzate. “Io non vedo altre squadre. Possono fare mercato, avere progetti, ma io sono focalizzato solo sullo Spezia e non guardo in casa degli altri.”
L'esperienza a Cagliari. “Cagliari per me è stata ed è casa mia. Ho vissuto due anni e mezzo stupendi prima con Liverani, poi con Ranieri e Nicola. In questi mesi ho imparato tanto, nonostante non abbia giocato molto. Io sono qui per sentirmi vivo e per rivivere certe emozioni.”
Il rapporto con D'Angelo e i compagni. “Il mister lo conoscevo da anni, abbiamo anche giocato contro e conosciamo bene il nostro percorso e modo di lavorare. Ho trovato un gruppo unito e solido, ma la cosa che mi ha impressionato di più è la fame. La voglia di sorprendere, ma prima di tutto di sorprendersi: questo fa la differenza. Posso dire che ho già giocato con Di Serio. Mi trovo bene con lui, ma non ho mai avuto problemi con nessuno: quando l’obiettivo è comune, la disponibilità non manca, soprattutto nell’adattamento.”
Una carriera lunga e ricca di successi. “Il momento più bello lo devo ancora vivere. Con la nazionale ho un grandissimo rapporto, ormai sono cinque anni. Io sono qui anche per la nazionale: ci tengo tantissimo, e da quando è entrata nella mia vita è stata fondamentale. Soprattutto in questo momento mi piace prendermi la responsabilità.”