Otto gol in due partite sono davvero difficili da digerire. Carrarese ko all’andata – al Picco con un centinaio di tifosi al seguito, per il “niet” a questo punto del tutto giustificato alla tessera del tifoso – e ko ieri allo stadio dei Marmi di Carrara. Quasi esaurito tranne nella desolata sezione ospiti, alla presenza di ben 14 tifosi delle Aquile residenti fuori provincia che hanno raccolto gli applausi della squadra alla fine dell’incontro.
Una giornata particolare, una sfida particolare, una vittoria particolare.
Ripercorriamo la giornata, iniziata alle 14,30 presso l’NH hotel e finita alle 21,30 a Follo: niente scooterata - decisione last minute e partenza a razzo del pullman delle Aquile - e rinuncia a raggiungere da turisti il centro apuano da parte dei “fanti” della Ferrovia, troppe diffide in ballo e in sospeso per rischiare un’impresa senza poter nemmeno seguire le vicende sul campo.
Nel settore ospiti 14 supporters, debitamente inveiti per i 93’ di gara. Al rientro del pullman a Follo in centinaia ad applaudire il rientro dei beniamini a bordo del pullman con tanto di bengala e fumogeni ad illuminare il parcheggio del parco sportivo.
La sfida particolare: ribadito un concetto, che quello tra Spezia e Carrarese è “il” derby, molto più delle sfide con Samp, Entella, Pisa, Lucca, Reggiana e Massese di antichi ricorsi. In più la Carrarese ci arrivava senza avere mai subito una sconfitta in casa in questo campionato, oltre che senza avere mai subito gol su azione.
Una particolarità risiede nel livore e nella rivalità tutta calcistica – al di fuori, bene ricordarlo, tra spezzini e carrarini solo rapporti di convivenza territoriale – espressa bene ieri sugli spalti dello stadio carrarese. Tutti uniti e festanti – almeno all’inizio, con tanto di fuochi d’artificio dalla curva Nord non proprio augurali visto il cappotto finale – “contro” lo spezzino, compreso il povero Bertola, carrarese di nascita ma additato in tribuna insieme ai dirigenti aquilotti presenti, al punto da richiedere un intervento della polizia oltre che di un cordone di steward.
Malgrado la sfida tra le due squadre mancasse da circa 15 anni infatti, è rimasta intatta nel popolo gialloazzurro la rivalità calcistica contro lo Spezia ai tempi delle infuocate sfide in serie C, invidiato per le promozioni dell’era Volpi, per la serie A nemmeno mai sognata sotto le Apuane, per il salto di qualità complessivo, stadio compreso, che ha rilanciato il club bianco.
Un salto di qualità che non sarebbe impossibile neppure per la Carrarese: dal punto di vista strutturale e societario c’è molto da fare: il campo dei toscani è rimasto lo stesso degli anni ’50, a cominciare dall’assenza di parcheggi per gli ospiti, il settore gradinata e le due curve senza copertura, tribuna di dimensioni ridotte, wi-fi non funzionante, latrine d’epoca, bar ben assortito ma di dimensioni ridotte.
Però dal punto di vista calcistico, la squadra di mister Calabro sta dimostrando carattere e solidità tecnica, riuscendo a battere squadre titolate come Palermo, Frosinone e Pisa all’andata, uscendo schiantata solo dal derby, forse per sovraccarico mentale rispetto alle aspettative.
Una vittoria particolare: forse proprio la sconfitta subita al ritorno in casa del Pisa due turni fa, persa per un pasticcio difensivo all’87’ ha inciso sotto il profilo mentale più del dovuto, causando quel “black-out totale” sottolineato da mister Calabro a fine partita. Ma di certo una grossa parte di merito sta nella qualità calcistica espressa dallo Spezia: malgrado le assenze di Wisniewski, Soleri, Di Serio, Bertola, con Nagy uscito azzoppato nel primo tempo, le Aquile hanno mantenuto lo standard prestazionale dell'ultimo periodo, già visto con Juve Stabia e Mantova senza analoghi frutti, abbandonando la specialità della casa dei gol su corner centrando quattro volte la rete avversaria con altrettante azioni, coronata dalla doppietta di Pio, dal primo meritatissimo gol di Elia e dalla rete da autentico contropediastica di Kouda, giocatore che potrà spostare gli equilibri da qui a fine campionato.
(fonte immagine: Speziacalcio.com)