E' passato più di un anno dal 2-2 tra Palermo e Spezia della scorsa stagione ma quella partita grida ancora vendetta. Si perchè le aquile videro sfumare i tre punti al 104' minuto o meglio al 14esimo minuto di recupero. Una sfida molto importante per lo Spezia che alla nona giornata cercava di uscire dalla zona calda della classifica. La squadra, allora allenata da Massimiliano Alvini, era partita subito forte e passò subito a condurre nel primo tempo grazie ad un super gol di Reca. Nella ripresa, fu Pio Esposito, al secondo gol in 9 gare, a raddoppiare. Ma quando la partita sembrava in ghiaccio, emersero tutti i difetti di uno Spezia ancora ferito dalla retrocessione e con poca fiducia e tanta paura di perdere. Neanche tre minuti più tardi Mancuso accorciava le distanze per i rosanero e, nel finale, Stulac su punizione firmava il 2-2 finale.
Sembra una vita fa se si guarda lo Spezia di oggi. Non solo l'atteggiamento non rispecchia quello che la squadra di D'Angelo è adesso ma due protagonisti di quella partita nel bene e nel male stanno attualmente svoltando la loro carriera. Bertola, rimasto a Spezia dopo la retrocessione, cercava di ritagliarsi un posto da titolare ma sprecò l'occasione causando molto ingenuamente la punizione che regalò il 2-2 al Palermo con conseguente espulsione per fallo da ultimo uomo. Pio Esposito, ai primi passi nel calcio professionistico, non ha aveva avuto fino a quel momento un impatto positivo con solo 3 partite da titolare e 1 gol. Quel gol a Palermo ci diede un assaggio delle sue qualità che stiamo piacevolmente scoprendo quest'anno.