Mazzata del giudice sportivo sullo Spezia: interdetto l'uso della gradinata per la prima casalinga della prossima stagione, che sia di campionato o sia di Coppa Italia.
Ecco cosa prescrive il Comunicato diramato oggi: "Il Giudice Sportivo dott. Gerardo Mastrandrea, assistito da Stefania Ginesio e dal Rappresentante dell'A.I.A. Carlo Moretti, nel corso della riunione del 30 maggio 2023, ha assunto le decisioni qui di seguito riportate in riferimento alle gare della 18^ giornata di ritorno della serie A.
Con riferimento alla sfida persa in casa dallo Spezia con il Torino per 4 a 0: Il Giudice sportivo, considerato che, come segnalato nel referto arbitrale, alcuni sostenitori della Soc. Spezia occupanti il settore distinti levavano, dal 35° al 38° del primo tempo, beceri e insultanti cori e grida di discriminazione razziale nei confronti dell'allenatore della Soc. Torino Ivan Juric, tanto da costringere il Direttore di gara ad interrompere il giuoco per circa due minuti; ritenuto che, in ragione della gravità e della percezione reale del fenomeno nonché della durata del medesimo, i predetti comportamenti assumono rilevanza disciplinare a norma dell'art. 28, nn. 1 e 4, CGS; delibera di sanzionare la Soc. Spezia con l'obbligo di disputare una gara con il settore distinti privo di spettatori".
Ma non finisce qua: "Ammenda di € 10.000 alla Soc. SPEZIA per avere suoi sostenitori, al 33° del secondo tempo, lanciato sul terreno di giuoco, all'indirizzo del portiere della squadra avversaria, alcuni oggetti in plastica, che costringevano l'Arbitro a sospendere la gara per circa trenta secondi; sanzione attenuata ex art. 29, comma 1 lett. b) CGS".
La diffida comminata allo stadio Picco dopo gli incidenti di Spezia-Napoli si è così concretizzata, dopo le avvisaglie successive ai cori anti-Juric di Spezia Torino e gli insulti a Maurizio Sarri in Spezia- Lazio.
Le invettive rivolte al tecnico croato Juric hanno completato un quadro non edificante per l'immagine di una parte del tifo spezzino.
Detto questo, sarebbe l'ora che una parte del pubblico del Picco facesse un salto di qualità, evitando gli odiosi cori razzisti e orientando gli sfottò al profilo sportivo e non personale di razza o di colore.