Un pareggio sofferto, un secondo tempo a senso unico, tranne qualche eccezione.
E con un uomo in meno per la doppia ammonizione di Ekdal (mannaggia a lui!).
Ma ce l’abbiamo fatta… “alla spezzina”, cioé soffrendo fino all’ultimo secondo con gli aquilotti tutti all’interno del nido della nostra metà campo per tutta la seconda parte della gara.
Ma, chi era presente al Picco, ancora una volta ha assistito al miracolo (che miracolo ormai non è più: è una splendida normalità) dell’uomo in più: la curva, la nostra curva Ferrovia - in perfetto sincrono con la dirimpettaia curva Piscina - non ha mai fatto mancare il suo sostegno, il suo incitamento, il suo appoggio sempre convinto.
Anche, forse soprattutto, nei momenti più critici. Quando ormai pensi che la resistenza spezzina stia vacillando, quando alcuni dei suoi uomini sembrano appannati e stanchi, ecco, il “dodicesimo uomo” ultras a scendere in campo e a farsi sentire alla sua maniera. Senza un tentennamento, senza cedere mai anche di fronte a svarioni e idee confuse tra i nostri ragazzi.
Anzi, a un certo punto, hanno cominciato non solo a sostenere e incoraggiare ma hanno preteso uno scatto d’orgoglio, sul 2 a 2, con il classico “magico Spezia facci un goal”.
Il terzo goal, quello che avrebbe portato 3 punti pesantissimi, non è arrivato ma almeno Gotti e i suoi ragazzi non hanno mollato, anche con un uomo in meno, anche in evidente sofferenza di impostazione e di reazione.
E dunque portiamoci a casa questo punto prezioso che ci mantiene in una posizione non drammatica (anche se ci aspetta la Juve a Torino!). E ringraziamo comunque la tenacia degli aquilotti (con tutte le sfumature del caso, come potete vedere dalle pagelle del nostro Massimo Guerra) ma soprattutto grazie ai tifosi e alle tifose delle due curve: a loro un dieci e lode pieno!