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Visita guidata alla Batteria Umberto I della Palmaria con l'ass. "Dalla Parte dei Forti"

LA SPEZIA - Sabato 13 ottobre l'Associazione "Dalla Parte dei Forti " ha organizzato una visita alla Torre corazzata della scola (Batteria Umberto I) all'isola Palmaria. Il luogo di ritrovo sarà il pontile di Portovenere, sabato 13 alle ore 9,40.

Sbarcati sull'isola si raggiungerà con una breve ed agevole passeggiata (10/15 minuti circa) quella che fu una delle più potenti installazioni militari del Mediterraneo, qui si svolgerà una visita approfondita, con due "ciceroni" che spiegheranno le funzioni, lo scopo, l'armamento e quanto altro i partecipanti desiderino sapere. Pranzo al sacco

Altra breve passeggiata per raggiungere la ottocentesca batteria sotterranea di Cala fornace, visita, sempre con spiegazioni come alla precedente.

Rientro

Per chi volesse rientrare anticipatamente non vi sono problemi, basta accordarsi con i barcaioli. La visita è completamente gratuita eccetto il biglietto per la traversata da corrispondere ai barcaioli

ALCUNE NOTIZIE SULL'ISTALLAZIONE (tratte dalla cartellonistica interna curata da Stefano Danese e Roberto de Bernardi)

Seguendo la corrente di pensiero che preferiva poche "indistruttibili" installazioni con enormi cannoni a numerose, ma più vulnerabili, batterie in casamatta o barbetta scoperta armate con calibri minori, si ritenne che dalla punta della Scuola, fortificata fin dal 1794, una torre corazzata girevole avrebbe potuto difendere il golfo della Spezia senza subire il tiro d'infilata nemico.

Per armarla furono ordinati alla Krupp di Essen due cannoni a retrocarica (calibro 40 cm. lunghezza 14 metri e peso circa 121 t. cadauno); il proietto (peso 920 kg., altezza mm. 1.280) spinto da una carica di lancio di 330 kg. di polvere era in grado di perforare 61 cm. di corazza in ferro a 3,5 km. La cupola corazzata fu realizzata dalla Gruson-Werke di Magdeburg: composta da elementi di ghisa indurita, fusi separatamente ed assemblati sul posto, pesava circa 1.40o t. L'affusto dei cannoni e tutti gli apparati idraulici necessari al funzionamento della torre vennero invece forniti dalla britannica Armstrong. La punta dell'isola fu scavata in modo che la struttura muraria, che si estende per circa 3.000 mq, non emergesse dal profilo della costa restando protetta dall'offesa nemica alla quale era esposto solo il profilo basso e sfuggente della cupola. Iniziata nel 1886, la batteria fu operativa nel 1889.

La torre ruotava su 360° con un settore di tiro orizzontale utile di 270° (da punta Mariella a Porto Venere) ed uno verticale da +13° a -5° e poteva sparare un colpo ogni cinque minuti. I locali munizioni, già protetti dalla posizione defilata, hanno una copertura alla prova spessa fino a m. 3,5. La rotazione della torre, il caricamento e il puntamento dei cannoni avvenivano idraulicamente: l'acqua era contenuta in due accumulatori riempiti e messi in pressione da pompe a vapore alimentate da quattro caldaie; in caso di necessità le manovre potevano essere effettuate anche con pompe a mano azionate da 16 uomini; un condensatore ad acqua di mare recuperava il vapore esausto ritrasformandolo in acqua distillata.

Come gran parte delle batterie del golfo non aveva una guarnigione stabile a parte il personale di guardia e gli addetti alla manutenzione dell'impianto: in caso di guerra veniva presidiata da 3 ufficiali, 1 capo macchinista e 90 uomini tra militari e civili (macchinisti e fuochisti). La torre gemella, originariamente prevista per la prospiciente punta di Maralunga per la quale si preferì poi una più economica batteria da 343 mm. a scomparsa, fu installata a Taranto sull'isola di S. Paolo. L'evoluzione tecnologica, gli elevati costi e vari problemi di esercizio comportarono presto la dismissione della torre: i cannoni e l'acciaio furono recuperati lasciando in opera solo la cupola di ghisa su cui sarà collocata la direzione di tiro della batteria da 76 mm. a scopo contraereo e contronave disposta intorno all'installazione.

Un tentativo di riutilizzo della struttura come carcere militare ebbe breve durata.

Per info e delucidazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Facebook: Dalla Parte dei Forti o Stefano Danese

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