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Tra ricordi e ringraziamenti, il Giro della Lunigiana guarda già all'edizione numero 50 In evidenza

La cerimonia finale ha celebrato i protagonisti e rilanciato l’impegno per la sicurezza con il progetto Cardiosecurity.

Una serata di festa, ricordi e progetti per il futuro ha chiuso idealmente il Giro della Lunigiana 2025, la corsa a tappe internazionale riservata alla categoria juniores. L’appuntamento, ospitato a Terre di Luni, ha celebrato un’edizione riuscita e ha già innescato l’avvio ideale della macchina organizzativa per il 2026, la numero cinquanta. A presentare l’evento è stato il giornalista Massimo Lagomarsino, la cui verve oratoria ha scandito interventi, ringraziamenti e momenti emozionanti.

Lucio Petacchi ha ricordato come il Giro sia prima di tutto una comunità: “Chi lo organizza da decenni è una famiglia”, ha detto, ringraziando con riconoscenza chi lo ideò nel 1975 e chi, negli anni, ha saputo custodirne e rinnovarne le intuizioni. Il suo grazie è andato alle istituzioni – Regione Liguria, Regione Toscana e i Comuni coinvolti – oltre che ai volontari e alle forze dell’ordine.

Aldo Sammartano, presidente del Gruppo Spigas Segno Verde, ha espresso orgoglio per l’impegno del gruppo nel sostenere e ospitare il Giro: “Essere sponsor e ospitalità per questo Giro è un motivo d’orgoglio. In questa quarantanovesima edizione si è vista un’organizzazione perfetta e atleti straordinari. Guardiamo già al cinquantesimo anno. Noi ci saremo, insieme a questo grande gruppo di volontari che fanno davvero il bene dello sport, del territorio e dell’economia locale”.

Alessandro Colò, ingegnere e responsabile tecnico del Giro della Lunigiana, ha ricordato che il successo della quarantanovesima edizione si misura anche nei numeri: i contenuti legati all’evento hanno raccolto circa 2 milioni di visualizzazioni su Instagram e 1 milione su Facebook, per un totale di circa 3 milioni. A conferma del valore sportivo della manifestazione, molti partecipanti del passato si sono messi in luce nelle settimane successive, portando a casa tre medaglie ai campionati del mondo; la presenza nel palmarès di campioni europei come Pogacar, Evenepoel e Seixas sottolinea ulteriormente il prestigio della Lunigiana.

Simone Mannelli, per Federciclismo, ha definito il Giro della Lunigiana “un fiore all’occhiello non solo per il territorio ligure, apuano e lunigianese, ma per l’intera Federazione Ciclistica Italiana”, ricordando il costante sostegno della FCI fin dalle origini. “Lo spirito con cui questa manifestazione è organizzata è basato sul volontariato – ha aggiunto Mannelli – e questo merito va tutto a Lucio Petacchi e alla sua squadra”.

Toccante la cerimonia di premiazione alla memoria delle figure che hanno dato vita al Giro: Ulisse Monfroni, Giorgio Tonelli, Araldo Michelini e Diamanti. Le targhe ricordo sono state consegnate dall’amministratore Michele Ricci, in un momento salutato con commozione da pubblico e autorità.

Tra i momenti salienti della serata, la proiezione di un filmato sulla sicurezza che ha rilanciato il messaggio video del campione del mondo Tadej Pogacar ai ciclisti del Lunigiana, e il video dedicato al progetto Cardiosecurity, arricchito dagli interventi di Sua Eminenza il Cardinale Luis Antonio Tagle e del cardiologo Fabio Costantino.

Cardiosecurity, come noto, propone l’introduzione di un patentino BLSD obbligatorio per i neopatentati, per estendere capillarmente le competenze di primo soccorso. Un’iniziativa che unisce la celebrazione sportiva all’impegno concreto per la sicurezza.

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