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Investimenti della Provincia per la manutenzione della rete idrica In evidenza

 

 

La condizione degli acquedotti spezzini, anche grazie all'importante quantità di acqua disponibile, non presenta emergenze, ma richiede opere di riqualificazione

La Provincia della Spezia, tramite l'attività portata avanti dall'Ambito Territoriale Omogeneo (ATO) idrico in coordinamento con il gestore Acam Acque Spa/Gruppo Iren, ha da tempo sviluppato una doppia programmazione di potenziamento e manutenzione dell'intero ciclo delle acque, quindi reti fognarie e reti idriche. Il programma con l'estate 2022 apre alla fase dedicata proprio alla riqualificazione degli acquedotti.

Questo investimento infrastrutturale non ha però portato ad aumenti del piano tariffario.

Le tariffe per gli utenti sono rimaste invariate nell'ultimo biennio se non per un funzionale adeguamento "fisiologico".

 

Il territorio spezzino, a causa di una gestione che storicamente non ha previsto gli adeguati investimenti, presenta un livello importante di perdite di carico nelle reti idriche, questo a fronte di una realtà provinciale che rileva la presenza di pozzi e sorgenti di acqua di buona qualità.

Proprio per questo negli ultimi due anni si è sviluppato un programma organico che garantirà la riqualificazione e la valorizzazione delle reti esistenti e il potenziamento, ove necessario, delle condotte.

I primi risultati sono evidenti. Negli ultimi anni è diminuita la quantità prelevata alla fonte solo grazie alle prime opere manutentive per la riduzione delle perdite. Questo con lavori che si sono concentrati in particolare negli acquedotti di più antica realizzazione e lungo le reti che prevedono di pompare dalla pianura vicino al fiume fino alle vasche di raccolta poste a monte dei centri abitati. Questo tipo di attività è presente in particolare nei comuni della Val di Magra.

Proprio in questo ambito una parte consistente del programma di manutenzione è anche da riferire alla condotta principale di adduzione che dalla piana del Magra porta alla città della Spezia. In sostanza si tratta dello storico primo acquedotto "Baratta"

Sulla base dei necessari programmi sviluppati dall'Ato Idrico, che ha ereditato una situazione deficitaria a cui si è dovuto fare fronte negli ultimi due anni, già a partire dal piano investimenti 2021/24 è stata prevista una linea di interventi per diminuire progressivamente le perdite.

La carenza di adeguata manutenzione in cui erano stati lasciati gli acquedotti spezzini non ha prodotto un danno evidente solo per la grande quantità di acqua disponibile nel territorio.

Inoltre, proprio su questa linea, sui fondi del PNRR sono state avanzate diverse richieste, tra cui la più decisiva riguarda il rifacimento della condotta di adduzione dai pozzi del Magra alla città.

 

Tutto questo è avvenuto con un contenimento delle tariffe dovuto ad una razionalizzazione dei costi di gestione. Nel contempo il volume di ricavi di Acam è infatti aumentato per effetto del progressivo ingresso in Ato di tutti i comuni della Provincia, mentre le tariffe a carico dei cittadini, al netto ISTAT, sono invariate o diminuite.

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