Lo Spezia batte il Cagliari per 2 a 0 alla fine di una sfida-salvezza vibrante, vittoria pesantissima per il morale e la classifica delle Aquile, sospinte per 96' da un Picco che un po' alla volta sta tornando il catino ribollente di passione che ricordavamo anni fa, con i fratelli Robert e Philip Platek ad esultare in tribuna come ragazzini al triplice fischio.

Sul campo lo Spezia ha meritato ampiamente la vittoria: il Cagliari sarà anche più forte tecnicamente (sulla carta), ma oggi proprio non si è notato, anzi.

D'accordo che è tutto relativo, ma aver perso contro big del calibro di Roma e Juve sul filo di lana doveva pur significare qualcosa, ovvero: oggi il Cagliari ha abbassato l'asticella della qualità degli avversari, e lo Spezia ha di conseguenza innalzato il proprio di livello, al netto delle doti di carattere e determinazione che hanno sempre contraddistinto le Aquile in questa stagione.

Merito di Motta aver riquadrato lo Spezia, in funzione delle caratteristiche del Cagliari: squadra bassa e aggressiva sui portatori di palla, nel primo tempo le occasioni migliori le ha avute lo Spezia, compreso il rigore sbagliato da Verde, contro un Super-Cragno che ha fatto come di consueto diverse parate fuori dal normale, compresa la deviazione in corner su Agudelo allo scadere del primo tempo.

La vittoria è maturata nella ripresa: sull'ennesimo corner per le Aquile - alcuni battuti da Verde direttamente in porta - è stato decisivo Erlic, che ha spezzato l'inerzia della sfida ma non ha provocato una reazione immediata del Cagliari.

Dopo il gol Walter Mazzarri ha pensato bene di calare tutti i suoi assi di attacco, inserendo in successione Periero, Marin e Keita Balde, ma al pressing a tratti feroce del Cagliari non sono seguite azioni o tiri particolarmente pericolosi dalle parti di Provedel, a parte una conclusione di Joao Pedro di poco a lato.

Anche Motta per fortuna ha fatto tutti i cambi necessari oggi, azzeccando in particolare l'inserimento di Manaj, davvero bravo tecnicamente nell'azione-gol del 2 a 0, trovando lo spazio in area piccola e il tempo per battere Cragno con uno splendido rasoterra.

Finalmente un gol decisivo per il numero 9 dello Spezia, che evidenzia doti da bomber quando non è costretto a fare a sportellate a 50 metri dalla porta.

Lo Spezia con la vittoria di oggi sale a 29 punti e riprende l'Udinese, impegnata domani contro la Roma, ma soprattutto stacca il Cagliari che resta quart'ultimo a 25 punti, davanti a Venezia, Genoa e Salernitana