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Trasporto Pubblico, Peracchini: "Stiamo procedendo a ritmi serrati e non vi sono ritardi"

 

L'intervento del presidente Peracchini sul tema del Trasporto Pubblico Locale

Le scelte portate avanti, che rivendico, sono l’esatto contrario dell’insussistente incertezza lamentata da qualche esponente di opposizione: dieci anni di risorse stabili per il TPL sono il fondamento più solido per il futuro del servizio a favore di tutti i nostri concittadini.

Sono stupito a sentir ipotizzare un presunto ritardo della Provincia sul riordino del servizio TPL: noi siamo coloro che per primi e, per adesso unici in tutta la Liguria, ad avere l’Agenzia per la mobilità locale già attiva, funzionante e operante dal novembre scorso.

L’obiettivo che ho personalmente affidato a tutti gli Uffici coinvolti e all’Azienda è quello di concludere la predisposizione di tutta la documentazione amministrativa e del testo contrattuale entro la prima metà di marzo.

Parlare di ritardi, di rischio per i lavoratori di ATC, di incertezze su cosa stiano facendo gli Uffici della Provincia è al limite dello sciacallaggio politico. L’attuale Contratto è infatti regolarmente efficace fino al prossimo luglio e non vi è dunque alcun rischio di interruzione del servizio.

Oggi abbiamo un Programma di Esercizio che vanta oltre 8 milioni e mezzo di km di corse annuali, circa 38 milioni di euro destinanti dai bilanci dei Comuni per i prossimi dieci anni a favore dei servizi di trasporto pubblico, l’Agenzia per la mobilità locale operativa e in grado di conseguire un legittimo vantaggio fiscale sul fronte dell’Iva.

Il Contratto di servizio “in house” è decennale e cuba complessivamente un controvalore di ben oltre 160 milioni di euro: dovrebbe essere facilmente intuibile per qualunque amministratore pubblico la delicatezza e la complessità di un affidamento di tale entità e, allo stesso modo, dovrebbe essere apprezzato lo scrupolo con cui Provincia e Azienda stanno lavorando a un appalto tra i più consistenti di tutto il territorio.

“Sono stupito del tentativo strumentale di far credere che l’affidamento “in house” dei servizi di TPL (trasporto pubblico locale) ad ATC Esercizio sia al palo. Le perplessità sulle tempistiche che alcune Organizzazioni Sindacali di categoria avrebbero lamentato non sono inerzia né tanto meno maldestri ripensamenti.

Il Comune della Spezia è socio di maggioranza di ATC Esercizio e Provincia della Spezia è l’ente che governa le risorse destinate al trasporto pubblico: è quindi interesse comune che i servizi funzionino bene e che l’azienda sia preservata ed efficiente. Il gravoso e complesso procedimento per l’affidamento “in house” del servizio provinciale è alle sue battute finali. Le Organizzazioni Sindacali sono state informate dello stato dell’arte: è di questi giorni l’affinamento di alcuni elementi essenziali alla stesura del contratto tra Provincia e ATC, in particolare per quanto concerne il monte annuale dei chilometri previsti nel Programma d’Esercizio (il cosiddetto Libretto delle corse) e il budget economico stanziato dal Fondo provinciale e finanziato con risorse regionali e con quelle dedicate dai bilanci dei singoli Comuni del nostro territorio.

Lo strumento attraverso cui i finanziamenti sono resi concretamente disponibili è il cosiddetto Accordo di Programma: Regione, Provincia, Comune della Spezia e la quasi totalità degli altri Comuni lo ha già definitivamente deliberato. Mancano ancora le delibere di alcuni Comuni che, però, sappiamo provvederanno proprio in questi giorni.

Gli Uffici della Provincia stanno concludendo la composizione della considerevole documentazione amministrativa preliminare alla sottoscrizione del contratto di servizio vero e proprio: si tratta di relazioni che sono previste sia dalla disciplina del Codice dei contratti, sia dalle delibere di regolazione stabilità dalla competente Autorità (la A.R.T.) e che richiedono da parte dell’azienda un aggiornamento del Piano Economico Finanziario e un’integrazione con quegli elementi caratterizzanti il progetto del Bando MIT 1 vinto da ATC Esercizio. Contestualmente stiamo lavorando al nuovo Bando MIT 2 che innoverà profondamente la mobilità pubblica del Golfo in un’ottica ambientale e a basso impatto energetico. Anche questo progetto è all’attenzione degli Uffici affinché possa arricchire il nostro servizio di TPL.

Il Contratto di servizio “in house” è decennale e cuba complessivamente un controvalore di ben oltre 160 milioni di euro: dovrebbe essere facilmente intuibile per qualunque amministratore pubblico la delicatezza e la complessità di un affidamento di tale entità e, allo stesso modo, dovrebbe essere apprezzato lo scrupolo con cui Provincia e Azienda stanno lavorando a un appalto tra i più consistenti di tutto il territorio.

Parlare di ritardi, di rischio per i lavoratori di ATC, di incertezze su cosa stiano facendo gli Uffici della Provincia è al limite dello sciacallaggio politico: l’attuale Contratto è infatti regolarmente efficace fino al prossimo luglio e non vi è dunque alcun rischio di interruzione del servizio.

Provincia della Spezia ha costruito con Regione Liguria e con i nostri Enti Locali un nuovo Accordo di Programma per le risorse dedicate al TPL di valenza decennale: mai era successo in passato, con nessuna precedente amministrazione locale di centrosinistra, che il territorio deliberasse di vincolarsi sulle risorse impegnate nei bilanci dei Comuni e di Regione da destinare al trasporto pubblico per un periodo così lungo e, dunque, così stabile. Queste scelte, che rivendico, sono l’esatto contrario dell’insussistente incertezza lamentata da qualche esponente di opposizione: dieci anni di risorse stabili per il TPL sono il fondamento più solido per il futuro del servizio a favore di tutti i nostri concittadini.

Sono ancor più stupito a sentir ipotizzare un presunto ritardo della Provincia sul riordino del servizio TPL: noi siamo coloro che per primi e, per adesso unici in tutta la Liguria, ad avere l’Agenzia per la mobilità locale già attiva, funzionante e operante dal novembre scorso. Per un amministratore pubblico dovrebbe essere chiaro il valore aggiunto dell’Agenzia a fronte del rilevante premio fiscale che consegue sulle fatture pagate per i servizi di trasporto pubblico. Ad oggi solamente la nostra Provincia ha l’Agenzia per la mobilità funzionante.

Durante l’informativa resa la scorsa settimana alle Organizzazioni Sindacali sono state indicate alcune scadenze temporali massime, intese come limite estremo entro cui tutta la procedura sarà conclusa: l’obiettivo che ho personalmente affidato a tutti gli Uffici coinvolti e all’Azienda è quello di concludere la predisposizione di tutta la documentazione amministrativa e del testo contrattuale entro la prima metà di marzo, consentendo così la convocazione dell’Assemblea dei Sindaci per le delibere di sottoscrizione del contratto “in house” avendo il tempo necessario affinché siano definitivamente deliberati gli impegni economici previsti dall’Accordo di Programma decennale da parte di tutti i Comuni coinvolti.

Devo poi ribadire, a correzioni di illazioni, che nel testo del nuovo contratto non vi sono obblighi specifici relativi alle modalità di vendita dei biglietti a bordo. Rivendico invece di aver indicato nella lotta serrata all’evasione tariffaria uno dei capisaldi della qualità del servizio che come Sindaci e Soci proprietari di ATC Esercizio ci aspettiamo dall’Azienda. In occasione del recente incontro con le Organizzazioni Sindacali, gli Uffici hanno doverosamente informato circa questo obiettivo, precisando espressamente che le modalità con cui saranno rintracciati i viaggiatori senza biglietto sono rimesse al confronto sindacale aziendale e alle scelte che il management deciderà di adottare nella consapevolezza che questo obiettivo costituisce un caposaldo per il miglioramento del TPL nel nostro territorio. Voglio auspicare che sconfiggere la piaga dell’evasione dei titoli di viaggio sia un proposito che sta a cuore alle stesse Organizzazioni Sindacali e che l’Azienda sappia interpretarlo come strumento di salvaguardia dei principi di equità sociale, correttezza e qualità verso tutti i cittadini fruitori dei servizi di trasporto pubblico. Resterei francamente stupito del contrario.

Tutto ciò deve inoltre considerare il processo di modificazione e adeguamento della Statuto di ATC Esercizio che si sta svolgendo parallelamente e che è indispensabile per consentirci una modalità di affidamento del servizio mediante lo strumento dell’ “in house providing”. ATC ha infatti uno Statuto tipicamente commerciale, in linea con le esigenze del Contratto oggi in scadenza: l’ “in house” esige strumenti di controllo analogo e di governance diversi. Un’operazione come quella di aggiornare lo Statuto di un’Azienda di queste dimensioni e con una moltitudine di Comuni Soci richiede procedure amministrative e provvedimenti consiliari da parte di ogni singolo Ente Locale. Quando sottolineo la gravosità amministrativa di questo procedimento non cerco alibi, ma rappresento una situazione di fatto molto concreta e che uomini di lunga esperienza amministrativa dovrebbero ben conoscere apprezzando questo sforzo collettivo che la mia Amministrazione provinciale sta realizzando.

Oggi abbiamo un Programma di Esercizio che vanta oltre 8 milioni e mezzo di km di corse annuali, circa 38 milioni di euro destinanti dai bilanci dei Comuni per i prossimi dieci anni a favore dei servizi di trasporto pubblico, l’Agenzia per la mobilità locale operativa e in grado di conseguire un legittimo vantaggio fiscale sul fronte dell’Iva, un’ Azienda di trasporto locale che vince un bando milionario nazionale e che, sui dati del consuntivo del 2019, presenta le performance di razionalizzazione dei costi (-4,3%) e di efficienza (rapporto tra contributi e tariffe a circa il 40% del costo) tra le migliori dell’intero Paese rispetto alle analisi sui costi standard del TPL stabiliti dal ministero. Stiamo deliberando un contratto del valore di quasi 170 milioni di euro e sindacare su quattro o cinque settimane di lavoro in più necessario a concludere bene questa imponente riforma del trasporto locale mi pare veramente un atteggiamento infantile e ingiustificato.

Siamo a un passo dell’ultimo traguardo, siamo vicinissimi alla stipula del nuovo contratto “in house” decennale, abbiamo garantito questo risultato e non abbiamo mai smesso di lavorarci nonostante la pandemia e lo stravolgimento che ha provocato sul sistema mondiale del trasporto non abbia certo risparmiato La Spezia e ATC Esercizio. Lo abbiamo fatto ereditando una situazione che non prevedeva in alcun modo il nostro modello virtuoso di gestione del TPL e lo stiamo concludendo con il coinvolgimento corale di tutte le amministrazioni locali del nostro territorio. Se qualcuno continua a dichiarare l’opportunità di “vederci più chiaro” ritengo sia perché abbia qualcosa da imparare su come si amministra”.

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