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Tariffe idriche, La Spezia Popolare: "Questione strumentalizzata" In evidenza

Secondo Antonio Solari, Claudia Gianstefani e Francesco Ponzanelli la discussione costruttiva è stata disattesa.

 

“Il lavoro svolto dai Capigruppo e dalla Consigliera Provinciale Claudia Gianstefani in Commissione ha permesso di allargare ad altre fasce deboli la possibilità di beneficiare della diminuzione della tariffa dell’acqua su tutto il territorio provinciale e questo sicuramente è un primo grande risultato ottenuto” – fanno sapere il Capoguppo Provinciale di “La Spezia Popolare” Francesco Ponzanelli, i Consiglieri Antonio Solari – “La mozione che abbiamo presentato, per la necessità di un atto politico che impegnasse il Consiglio e che è stata sottoscritta da tutti i presenti in aula, ha semplicemente posto l’accento sulla questione che riguarda la Val di Vara. Oltre a essere una zona con difficoltà a livello di servizi, di ripopolamento e di occupazione lavorativa, anche a causa di criticità legate al territorio stesso, contrariamente a quello che sostengono i Consiglieri che hanno lasciato l’aula, ha i costi di gestione minori rispetto a tutto il territorio in quanto è servita per caduta con meno impianti. Questo è il secondo importante risultato che è stato ottenuto a favore e nell’interesse di tutti i cittadini per recuperare la dimensione comunitaria nell’affrontare la tematica dell’acqua. Infine, se non avessero abbandonato l’aula, avrebbero potuto tranquillamente sostenere entrambe le votazioni. Rivolgiamo un ringraziamento particolare ai Capigruppo Sivori e Licari e al Vicepresidente De Ranieri per aver compreso e condiviso l’azione politica e per averla sostenuta sottoscrivendola. C’è molto rammarico da parte del Gruppo di “La Spezia Popolare” per questa presa di posizione incomprensibile da parte dei Consiglieri che sono usciti dall’aula".

"Dispiace inoltre - proseguono - che la questione sia stata strumentalizzata facendo credere ai cittadini che qualcuno pagherà per gli altri, ma non è assolutamente così! Durante il lavoro svoltosi in Commissione la Consigliera Saccone aveva sostenuto il fatto che bisognasse tutelare e sostenere le fasce sociali più deboli relativamente all’importo del pagamento dell’acqua. La nostra era una proposta politica costruttiva aperta a tutti per cercare di sanare le problematiche congenite a un territorio difficile. Dispiace notare quanto la questione sia strumentalizzata attraverso i canali social presentando informazioni distorte e fuorvianti. La Consigliera Saccone, uscendo spontaneamente dall’aula, ha espresso un atteggiamento di ribellione che si scontra con i principi costituzionali democratici improntati al confronto e alla condivisione di idee, anche se diverse. Il suo gesto eclatante ha messo in luce la volontà di provocare una reazione scomposta e, non riuscendo a prendere una posizione, ha preferito abbandonare l’aula lasciando così ad altri la possibilità di decidere al suo posto. Non comprendiamo questo comportamento poco istituzionale, essendo anche componente della maggioranza, e le chiediamo di stabilizzarsi e di non fare la sibilla cumana”.

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