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Enel, diatriba in consiglio comunale, passa odg della maggioranza con colpo di scena finale In evidenza

di Francesco Truscia - Un lunghissimo consiglio comunale (termine lavori 2:30), una mancata unione d’intenti ed un colpo di scena finale degno di un’opera teatrale.

E venne il giorno, si proprio come il film del 2008 di Shyamalan, perché finalmente ieri sera in consiglio comunale si è discusso di Enel. Finalmente soprattutto perché la mozione del consigliere Lorenzo Forcieri riguardante il futuro delle aree Enel risale al settembre del 2017, oramai più di un anno fa.

Nei giorni precedenti ci sono stati momenti di tensione (leggi QUI e QUI) e di tentate trattative per dare voce ad un documento unico del consiglio comunale. L’uomo che si è assunto l’incarico esplorativo per trovare la quadra tra maggioranza e minoranza è il consigliere di La Spezia Popolare - Noi con l’Italia Umberto Maria Costantini.

Fino all’ultimo, ovvero sino alla capigruppo tenutasi ieri alle 18 a poche ore dall’inizio dei lavori del consiglio, si è cercato di trovare un punto d’incontro per fronteggiare la questione “aree Enel” all’unisono, ma invano. La discussione vera e propria non inizia prima delle 22:30 circa, perché il consiglio si apre con la richiesta di una lunga sospensione per permettere alla minoranza e alla maggioranza di rivedere i documenti.

La minoranza riesce nell’intento e porta in consiglio un documento unico tanto che dopo le presentazioni le mozioni del consigliere Lorenzo Forcieri e del gruppo consiliare del M5S vengono ritirate, la minoranza si presenta quindi compatta. Anche la maggioranza presenta un ordine del giorno e si presenta compatta, o forse no. Infatti non dobbiamo dimenticarci della mozione del consigliere Massimo Caratozzolo. Vero è che quest’ultimo appone la firma al documento della maggioranza, ma non sembra intenzionato a ritirare la sua mozione. Neanche a dirlo, il coup de théâtre riguarderà proprio il consigliere di Per la nostra città con Giulio Guerri, ma andiamo per gradi.

Tutto inizia con la presentazione della mozione pentastellata da parte della consigliera Donatella Del Turco: “La nostra è una mozione che non guarda alla programmazione del futuro di quell’area, perché tutto è legato alla bonifica di quest’ultima. Ausipichiamo che la bonifica inizi anche prima della dismissione, subito. Richiediamo al sindaco di riavviare il tavolo di confronto istituito dalla scorsa amministrazione”.

Che sia stato un periodo di intense trattative lo ricorda anche il consigliere Massimo Caratozzolo: “Mai mi sono sentito come in questi giorni al centro di tante trattative, in perfetta buona fede, per presentarci uniti di fronte ad un colosso come Enel. Noi rispondiamo alla logica dei cittadini per tutelarli nel loro bene più importante, la salute. Rimanga pure Enel, ma non deve inquinare, e per questo c’è il PUC, la futura destinazione funzionale dell’area deve escludere industrie insalubri di prima classe”.

Si dichiara rammaricato il consigliere di Avantinsieme Lorenzo Forcieri per la mancata posizione comune del consiglio comunale sul tema delle aree Enel: “Enel ha deciso di dismettere la centrale. Siamo di fronte ad una situazione che ci offre da un lato problemi, infatti ancora oggi Enel è un attore economico importante del territorio con alcune centinaia di lavoratori e dall’altra presenta opportunità importanti, ovvero un’area strategica collegata al mare e alle vie autostradali”.

Il consigliere entra nel vivo della sua proposta e sulla sua idea sul futuro delle aree Enel con la mobilità elettrica, come aveva raccontato ai nostri microfoni (leggi QUI).

Dopo un “rimbrotto” del consigliere Melley nei confronti del sindaco e dell’amministrazione per non aver affrontato la questione Enel con la dovuta attenzione, promuove il documento unitario dell’opposizione. Dall’altro lato, a promuovere il documento della maggioranza è la consigliera Maria Grazia Frijia: “Il nostro documento è un’ottima sintesi. La vicenda Enel non dipende da questa amministrazione ma da una serie di normative, questo lo ha chiarito Enel in commissione”.

Parte della maggioranza “accusa” l’opposizione di non aver cercato un punto d’incontro, ma di aver preferito presentarsi sulla stampa per attaccare giunta e maggioranza sul tema. La discussione si allunga mentre le ore si fanno piccole.

L’unica certezza che abbiamo è l’addio al carbone entro il 2021 - afferma il consigliere della Lega Simone Vatteroni - Per i tempi che viviamo in cui l'evoluzione del mercato e delle tecnologie è in costante cambiamento, mi diventa difficile approvare una mozione che dà un impegno preciso verso una direzione piuttosto che in un’altra”.

“Non abbiamo pensato di venire in consiglio comunale chiedendo miracoli al sindaco Peracchini - esordisce la consigliera del PD Federica Pecunia - Abbiamo detto che nella sua agenda da sindaco, Enel doveva essere il primo punto”.

Tocca poi al sindaco Pierluigi Peracchini che tuona contro l’opposizione: “Mi dispiace per la scelta dell’opposizione che ancora oggi dimostra di privilegiare interessi personali rispetto ad una posizione che interessa tutta la città. Dal primo giorno ho avuto interlocuzione con Enel sul futuro della centrale. Il tavolo precedente non è stato chiuso da questa amministrazione, si era chiuso con la richiesta del documento di Enea sulle ipotesi d’investimento, soldi pubblici buttati via. Chi non ha malafede può votare l’odg della maggioranza completo e che dà garanzie a tutti”.

Il consigliere Forcieri non ci sta e richiama il sindaco sui termini utilizzati: “Lei ha fatto dichiarazioni inaccettabili, la invito a chiarire” poi il chiarimento del primo cittadino: “Chiedo venia, parlavo del piano politico”.

Arriva il primo colpo di scena: “Mi scuso, non mi sono accorto del secondo punto dell’odg della maggioranza che ritengo inammissibile (“A richiedere la permanenza di Enel con eventuali tecnologie non inquinanti come l’utilizzo del gas e comunque da verificare nell’apposita commissione comunale). Ritiro la firma dall’ordine del giorno della maggioranza”. Ma non è l’ultimo plot twist della serata.

Infatti al momento della votazione è sempre Caratozzolo a prendersi la scena: “Mi dispiace che il documento della maggioranza presenti quel punto che secondo me è anche politicamente sbagliato. Io la buona fede ce l’ho messa, però o quel punto sparisce o io non posso votarla”. Il consigliere Caratozzolo rincara la dose alla dichiarazione di voto: “Non voglio votare contro l’odg della maggioranza, non trovo neanche un motivo per votare contro la mozione dell’opposizione e sarebbe banale che io mi votassi la mia, per questo motivo il mio consiglio comunale termina qui vi ringrazio e buonanotte, non voto”.

Così facendo il consigliere Caratozzolo guadagna l’uscita tra gli sguardi sorpresi degli astanti.

Alla fine passa l’odg della maggioranza, viene bocciato quello della minoranza e il documento del consigliere Caratozzolo. Piccola nota a latere: la Lega e il PD si astengono sulla mozione del consigliere di Per la nostra città con Giulio Guerri, come si astiene anche parte della minoranza e la consigliera della maggioranza Patrizia Saccone, mentre a favore votano i consiglieri di minoranza Lorenzo Forcieri, Luigi Liguori e Massimo Lombardi.

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