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Nuovi criteri europei per l'accessibilità di beni e servizi, Benifei: "Grande passo avanti per i diritti" In evidenza

A favore delle persone con disabilità o con temporanee limitazioni funzionali.

 

È stata approvata dall'Europarlamento la proposta di Direttiva europea che stabilisce nuovi requisiti di accessibilità per beni e servizi circolanti nel mercato unico, il cosiddetto Atto Europeo di Accessibilità. I nuovi requisiti garantiranno alle persone con disabilità o con temporanee limitazioni funzionali (anziani, donne in gravidanza ecc) una maggiore fruibilità di beni e servizi come sportelli bancomat, servizi bancari, personal computer, telefoni, apparecchi televisivi, servizi telefonici, trasporti, e-book, commercio elettronico, puntando così su un mercato unico meno frammentato e più inclusivo.

Soddisfatto Brando Benifei, Eurodeputato ligure del PD e vicepresidente dell'Intergruppo parlamentare sulle Disabilità, che commenta così il voto: "È una giornata importante per quanti si spendono in favore dell'applicazione della Carta delle Nazioni Unite per i Diritti delle Persone con Disabilità e per i diritti dei cittadini europei, oltre che per lo sviluppo di un mercato interno davvero a misura di d'uomo. Un ambiente e un mercato in cui i prodotti e i servizi sono più accessibili consentirà a un numero molto più ampio di cittadini di vivere in maniera indipendente, salvaguardare la propria autonomia e partecipare attivamente alla vita economica e sociale, sfruttando il potenziale dell'innovazione tecnologica".

Anche la Liguria è molto interessata dalla norma: "La nuova disciplina sarà importantissima per la nostra regione, perché grazie alle nuove norme sull'ambiente costruito, sui trasporti e sulle biglietterie e bancomat automatici, potremo superare molti dei problemi strutturali del nostro territorio e renderemo finalmente più facile per le persone con limitazioni funzionali (permanenti o temporanee) muoversi liberamente" dichiara ancora Benifei, che lo scorso inverno aveva avviato un tavolo di lavoro, sul tema dell'ingresso nel mercato del lavoro e dei servizi di supporto all'impiego per le persone disabili, proprio con i portatori di interesse liguri.

L'europarlamentare ha però un timore: "La nuova direttiva entrerà in vigore solo dopo il negoziato col Consiglio, che sarà lungo e faticoso. Da subito continueremo a lavorare con le organizzazioni di rappresentanza delle persone con disabilità perché i nostri sforzi non siano vanificati da un accordo al ribasso in seno al Consiglio. I rischi sono concreti. Già durante l'iter parlamentare del provvedimento, senza l'impegno e la forza trainante del Gruppo dei Socialisti e Democratici non saremmo riusciti ad arrivare a un testo accettabile. Dobbiamo evitare manovre tese a depotenziare le norme, come quella tentata in Parlamento dalla destra conservatrice, inclusi i colleghi di Forza Italia, che hanno provato a svuotare di sostanza la proposta di Direttiva mantenendone solo il nome perché sensibili agli interessi economici di pochi anzi che ai diritti di tutti".

In dicembre infatti, una delegazione di ospiti di Benifei, fra cui Membri della Consulta Regionale, Autorità locali spezzine, Associazioni (ENS La Spezia, Ass. HAREA, Ass. ASDO), Istituti e Aziende che in Liguria lavorano con persone disabili avevano incontrato la Commissione Europea e alcune importanti realtà organizzare del settore. "Quel viaggio, dal punto di vista organizzativo, fu davvero complicato, perché le barriere che incontra una persona con una limitazione funzionale sono ancora troppe. Purtroppo ai miei ospiti non è mancato qualche disagio, nonostante un ottimo lavoro sviluppato durante l'iniziativa politica vera e propria. Per esempio, molte delle stazioni della metropolitana a Bruxelles non sono accessibili, ed anche fare un prelievo al bancomat per una persona ipovedente o in carrozzina può essere difficile. Ecco, mi auguro davvero che prima della fine della legislatura possa tornare a trovarci a Bruxelles un'altra delegazione, e che grazie all'Accessibility Act il soggiorno sia più semplice e piacevole", conclude Benifei, che per il 2018 Anno Europeo del Patrimonio Culturale sta già pensando ad una nuova iniziativa sulla cultura dell'accessibilità.

Dopo il provvedimento del governo italiano a guida PD "Dopo di noi", è ora dall'Europa che arriva una spinta per allargare la tutele e soprattutto l'indipendenza e la partecipazione attiva delle persone con disabilità e gli anziani. Beneficeranno infatti dell'Atto Europeo di Accessibilità oltre 80 milioni di cittadini in Europa, con un impatto positivo diretto fino a 120 milioni di persone contando gli anziani over 60.

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