"Esprimo grande soddisfazione e convinto sostegno alla proposta di legge presentata dai colleghi di Fratelli d'Italia per riformare le regole sull'iscrizione nel registro degli indagati. Si tratta di un atto di civiltà che tutela chi agisce per legittima difesa, per stato di necessità o nell'adempimento del proprio dovere, evitando che venga travolto da una gogna mediatica e da un calvario giudiziario ingiusto."
Lo dichiara l'On. Maria Grazia Frijia, deputato di Fratelli d'Italia e vice sindaco della Spezia, in riferimento all'iniziativa legislativa firmata da Galeazzo Bignami, Giampiero Maiorano, Fabio Rampelli, Maria Carolina Varchi e Antonio Baldelli, che interviene sull'articolo 335 del codice di procedura penale.
"L'attuale automatismo che impone ai pubblici ministeri di iscrivere immediatamente una persona nel registro degli indagati – prosegue Frijia – espone chi serve lo Stato o difende sé stesso a un ingiusto sospetto mediatico e giudiziario. È inaccettabile che uomini come il luogotenente Luciano Masini, poi totalmente prosciolto, debbano attendere mesi per vedere riconosciuta la loro innocenza."
La proposta di Fratelli d'Italia introduce una fase preliminare di verifica di sette giorni, entro i quali il pubblico ministero dovrà accertare l'eventuale esistenza di cause che escludono la responsabilità penale, prima di procedere con l'iscrizione formale.







