È passato oltre un anno da quando l'Assessore ai Lavori Pubblici del Comune della Spezia annunciava, con toni trionfalistici, l'imminente realizzazione del PEBA – Piano per l'Eliminazione delle Barriere Architettoniche. Un progetto che avrebbe dovuto garantire una città accessibile a tutte e tutti, con il coinvolgimento diretto dei cittadini attraverso un'app e una mappatura delle criticità.
Oggi, ad ottobre 2025, di quel piano non c'è traccia, l'app non è mai stata attivata e le barriere architettoniche sono rimaste dove sono. Le persone con disabilità motorie, visive o sensoriali continuano ad essere escluse dalla vita pubblica, culturale e sociale della nostra città.
Questa situazione non è solo uno scandalo amministrativo; rappresenta l'ennesima conferma di come questa giunta a trazione centrodestra abbia abbandonato i più fragili, ignorando completamente i principi costituzionali di uguaglianza e giustizia sociale. Ricordiamo che la legge impone ai Comuni di dotarsi del PEBA. Non è una gentile concessione, né un favore. È un obbligo preciso.
Ogni giorno di ritardo rappresenta una violazione dei diritti, una discriminazione verso chi ha già a che fare con ostacoli quotidiani.
Chiediamo con forza l'immediata pubblicazione dello stato di avanzamento del PEBA, l'attivazione concreta del piano, con fondi certi e tempi definiti, la partecipazione reale delle cittadine e dei cittadini e non solo propaganda.
Come PCI siamo e saremo sempre dalla parte di chi viene ignorato, emarginato, lasciato indietro e denuncerà, in ogni sede, l'incapacità di chi governa questa città e non ha la volontà politica di costruire una La Spezia davvero inclusiva, accessibile, giusta. La dignità non si promette. Si garantisce.
PARTITO COMUNISTA ITALIANO
Federazione della Spezia
Segreteria provinciale







