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La Spezia polo della difesa, la FIOM: "Non si additino i metalmeccanici come prodittori di morte" In evidenza

"Siamo stati e saremo in piazza contro ogni conflitto. L'orrore è nella strumentalizzazione politica, non nel nostro lavoro".

Per capire la Spezia, bisogna capire il legame indissolubile con il settore della Difesa. Aziende come Leonardo (ex Oto Melara), dove la FIOM-CGIL è da tempo il sindacato di riferimento per iscritti e delegati, MBDA, Fincantieri Muggiano, tutte le Aziende fortemente legate a questo settore e cresciute nel tempo, rappresentano l'ossatura economica e tecnologica di questa provincia insieme al settore nautico e navale.

Eppure, questa realtà è continuamente minata da un'insidiosa narrazione: quella che etichetta queste lavoratrici e lavoratori metalmeccanici come "produttori di morte".

L'Orrore è di Chi Critica e strumentalizza, Non di Chi Lavora. 
Questa accusa è non solo ingiusta, ma profondamente offensiva. L'orrore, qui, è di chi critica con faciloneria ideologica, non di chi lavora.

Chi ogni mattina varca la soglia di questi stabilimenti è un tecnico, un operaio altamente specializzato, un impiegato che sviluppa il massimo livello di innovazione e di tecnologia richiesti anche in altri ambiti e settori a vocazione civile. Il loro mestiere è la qualità, la tecnologia avanzata e il "saper fare spezzino". Confondere le scelte politiche e militari dei governi con la dignità professionale di chi timbra il cartellino è una strumentalizzazione becera che colpisce persone che, con il loro impegno, sostengono l'economia locale.

La FIOM è in prima linea per difendere questa dignità e dimostrare che il loro lavoro non può essere derubricato con uno squallido tentativo di ricercare consenso elettorale, sindacale e sociale.

La FIOM: In Fabbrica e in Piazza per la tutela dei diritti e per la Pace
È fondamentale chiarire la nostra linea, che non è in contraddizione, ma si basa su principi solidi. La FIOM è un sindacato che difende il lavoro e i lavoratori, ma è anche un sindacato di pace.

Siamo per il pieno rispetto della legge 185 che impedisce la vendita di armi a regimi che violano i diritti umani. Abbiamo dimostrato e continuiamo a dimostrare la nostra ferma e convinta posizione per la pace in ogni conflitto. Siamo scesi in piazza e lo faremo ancora, senza ambiguità, per chiedere il cessate il fuoco e per sostenere soluzioni diplomatiche.

Non c'è contraddizione. L'impegno nelle aziende è per un lavoro di qualità, per la sicurezza, per la valorizzazione delle competenze, per la difesa e la tutela dei diritti.
L'impegno politico è e resta quello di contrastare le guerre e promuovere la pace. Strumentalizzare questo impegno per svalutare l'attività sindacale della FIOM e della CGIL nel quotidiano, è indice di bassa levatura politica.

Il nostro appello è rivolto a tutti, dalla classe politica alla società, fino al territorio.
Basta cavalcare queste sterili e dannose strumentalizzazioni che generano inutili tensioni in un mercato del lavoro già fortemente divisivo e che non ha per niente bisogno di questo.

Per la FIOM-CGIL,  la difesa dei diritti e la difesa della pace sono inseparabili e sono guidate da principi di tutela dell'uomo e della sua dignità, sia in fabbrica che nella società.

 

FIOM - CGIL La Spezia 

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Tel.: +39 0187547111
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