Nel consiglio comunale di ieri sera abbiamo ribadito nuovamente, tramite il nostro consigliere Massimo Lombardi, la nostra contrarietà a Seafuture - evento legittimante un sistema che alimenta conflitti e violenze in tutto il mondo, incluso il gravissimo genocidio in Palestina - e portato la nostra solidarietà al presidio permanente che da giorni tiene alta l'attenzione sul tema.
Ci teniamo a sottolineare due aspetti emersi del confronto consiliare.
Da una parte abbiamo assistito - ma oramai non fa più notizia -ad un'amministrazione che ha scelto di ostacolare la partecipazione, ordinando aIla Polizia Municipale di impedire l'accesso a cittadini che volevano assistere, e spudoratamente pur di evitare il confronto pubblico, ha rinviato la discussione sulla mozione a notte fonda,
D'altra parte invece apprendiamo con piacere come anche altre forze di opposizione, come PD e LeAli, stiano iniziando a muoversi su questo tema, iniziando a battere un colpo su una questione che per noi è da tempo prioritaria.
Ricordiamo che nella legislatura precedente fu proprio Rifondazione Comunista a presentare un ordine del giorno analogo, accolto e votato solo dai consiglieri del Movimento 5 Stelle. È positivo che ora anche altri partiti si stiano allineando sulla nostra posizione, ma serve ora un salto di qualità.
Non basta più limitarsi a un "no" al patrocinio: è necessario avviare una seria e approfondita riflessione collettiva sulla riconversione civile ed ecologica di una gran parte dell'economia della città, storicamente legata al comparto militare e bellico.
Segreteria Provinciale di Rifondazione Comiunista La Spezia







