Ho pensato e ripensato agli uomini che hanno pubblicato le foto intime delle donne con cui intrattenevano relazioni “sentimentali” esponendole a commenti volgari e violenti. Nonostante i miei sforzi non riesco a capire quale sia l’aspetto goliardico o divertente o eccitante di queste attività. E’ come se fossimo stati catapultati in una grande festa di soli uomini che si sentivano liberi di parlare senza filtri ad altri amici uomini.
Sì perché la mia riflessione è che quelle squallide attività che vengono fatte sui social non sono altro che la replica virtuale di attività che vengono fatte tra amici a cena o nello spogliatoio del calcetto o chissà ancora dove.
L’uomo delle caverne è sempre tra noi, per quanti sforzi facciamo per cambiare la cultura, per educare, istruire, crescere generazioni diverse, qualche troglodita resta e continua a usare le donne ed il loro corpo come fosse una cosa. Lo possiede e poi lo presta se non ne ha più bisogno o lo rompe se gli va, perché è SUO. La terribile lettura di questi ultimi avvenimenti è solo questa: donna uguale oggetto. Tanta strada dobbiamo ancora fare affinché anche l’ultimo maschio IMBECILLE sparisca dalla faccia della terra e certe cose non accadano più, non solo sui social ma anche e soprattutto nella vita reale.
Proviamo a non arrenderci.
Manuela Gagliardi
Assessore Comune della Spezia







